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Iv Sesto: "Ritardi inaccettabili per chi guarisce dal Covid"

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La notizia su "la Nazione", 18 dicembre 2021.

Troppi ritardi nel rilascio dei certificati di fine isolamento legati al Covid 19. La denuncia arriva da Italia Viva Sesto con le parole del coordinatore comunale Leonardo Pagliazzi e di Camilla Bertocci, referente per la Sanità di IV Sesto: «È inammissibile - sottolineano insieme- che dopo giorni e giorni di quarantena, arrivata la tanto attesa negatività i bambini siano costretti per altri giorni alla didattica a distanza, esclusivamente per motivi burocratici. Nel pieno della quarta ondata, con un'incidenza molto più importante del passato tra le fasce più giovani della popolazione, una problematica rilevante si sta infatti manifestando con un grande impatto sulla vita delle famiglie».

Secondo i due esponenti di Italia Viva Sesto, in particolare, la forzata permanenza a casa dopo un tampone finalmente negativo deriverebbe da un motivo preciso: «Abbiamo ricevuto svariate segnalazioni - spiega Camilla Bertocci - sui ritardi riscontrati nella procedura con la quale l'ufficio di Igiene Pubblica deve sancire la fine dell'isolamento al momento della guarigione. E così assistiamo a persone che, una volta negativizzate, sono costrette a rimanere in casa altri tre o quattro giorni».

«Il tutto - prosegue Pagliazzi - si fa ancora più assurdo se pensiamo che molti dei soggetti coinvolti sono bambini sotto i 10 anni, che magari vengono da 20 giorni di DAD, privati del rapporto umano coi compagni di classe. Anche a Sesto in questi giorni la situazione si è fatta pesante da questo punto di vista, a causa dei molti casi di positività registrati nelle settimane scorse, soprattutto tra i bambini della scuola primaria».

Una situazione per cui occorre subito un 'cambio di passo' e una velocizzazione delle procedure per l'arrivo della certificazione: «Riteniamo indispensabile - concludono infatti Pagliazzi e Bertocci - un intervento immediato da parte dei soggetti coinvolti, perché se è vero che la problematica è rilevante per tutti, è ancora più vero che un giorno di didattica in presenza tolto a un bambino è un giorno di scuola che se ne va e non torna più».