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Italia Viva Perugia: "Lavoriamo per un forte centro riformista"

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L'intervento di Nicola Preiti ed Emanuela Mori, pubblicato su "Corriere dell'Umbria", 31 luglio 2022

E' bene sottolineare alcuni aspetti della puntuale e per molti versi condivisibile analisi di Alessandro Campi pubblicata qualche giorno fa dal Corriere dell'Umbria. Concordiamo con il professor Campi sul fatto che l'azione svolta dal M5S per far cadere il governo Draghi ha messo ormai in luce, anche agli occhi di chi non voleva cedere all'evidenza, che non c'è stata nessuna evoluzione di questa forza dal radicalismo al pragmatismo, se non come scelta opportunistica di alcuni. Anzi si prospetta un ritorno alle origini antisistema del Vaffa, ad una accentuazione del carattere populista estremo nella speranza di riconquistare qualche punto per sopravvivere. Altro che agenda sociale. Populismo allo stato puro.

Ha poi ragione il professor Campi che non si tratta di costruire una "pappa centrista", un blog informe, che non attrarrebbe nessuno. E che nessuno ci pare voglia costruire. Italia Viva infatti lavora per un forte centro riformista e liberale basato sull'agenda Draghi, caratterizzato, capace di incidere con idee e obiettivi riformatori chiari. Questo centro si può allargare in una coalizione più grande se si verificheranno le necessarie condizioni politiche che garantiscano coerenza e un profilo identitaria definito. Non ci si può presentare ai cittadini, con una coalizione alternativa incoerente e indefinita, che comprenda gruppi burocratici di potere di varie formazioni più o meno importanti. Con 'forze' senza arte né parte, distaccati dai problemi reali delle persone. Se il Pd si volesse porre al centro di una ampia coalizione c'è bisogno di identità e coerenza. Con posizioni effettivamente forti, per costruire un profilo politico definito e congruente, radicalmente riformista, ben identificabile e credibile no sfumato e ambiguo.

Gli elettori, a nostro avviso, devono ricevere un messaggio netto che possa far intravedere la futura ed efficace azione di governo. In questi termini tutto può essere discusso. Certo sarebbe disorientante per gli elettori comprendere, in questa coalizione chi è stato sempre all`opposizione del governo Draghi, ha voluto la sua caduta e non si riconosce nell`agenda Draghi. Abbiamo oggi la disponibilità dell`Agenda Draghi, un patrimonio regalatoci dal Presidente, che può guidare e aggregare (intanto come "Agenda", ma noi lo vorremmo rivedere subito a palazzo Chigi) tutte le forze progressiste, riformiste. Partiti e forze civiche, con le loro peculiarità, per definire coalizioni, programmi coerenti con l'Agenda e obiettivi chiari per sconfiggere le destre, i populisti e i sovranisti. E questo è ancora più importante in Umbria, in vista anche delle prossime amministrative dove i sistemi elettorali esistenti spingono ancora di più in questa direzione.