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Migliore: "Italia Viva non fa sconti a DeMa ma è surreale pensare alla crisi"

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Intervista a Gennaro Migliore di Lu.Ro, "il Mattino", 23 maggio 2020

Gennaro Migliore, parlamentare di Italia Viva, le sorti del sindaco Luigi de Magistris sono nelle mani del suo partito: l'ex pm dopo che in Iv sono arrivati tre consiglieri arancione non ha più la maggioranza, questo significa che farete sciogliere il Comune?

«Siamo nel pieno della Fase 2, noi dobbiamo dare risposte ai cittadini e mettere in campo un'azione amministrativa per i napoletani».

Tuttavia il segretario del Pd Marco Sarracino vi ha lanciato la sfida, i dem sono pronti alla sfiducia e chiedono l'appoggio di Iv: come stanno le cose?

«Stiamo parlando di quel Pd che per 9 anni non ha fatto opposizione? Davvero mi cadono le braccia davanti a un partito dove l'unica cosa che sa pensare è quella di fare giochetti di palazzo. Io - come tutti sanno - non faccio sconti a De Magistris dal 2011, mai ho flirtato con lui, tanto che si vantava di avere derenzizzato la città. Non siamo nella maggioranza, ma ora quello che conta sono i napoletani».

E a Sarracino che insinua Iv come bastone per sostenere de Magistris cosa replica?

«Sarracino fa una discussione politicista: io mi preoccupo di come far ripartire Napoli. Per me la cosa più pressante e urgente non è la poltrona che deve saltare. Lo ripeto, non faccio sconti al sindaco, ma nel momento in cui il premier Conte chiede alle opposizioni di collaborare perché siamo di fronte a una catastrofe, il gioco di buttare qualcuno dalla torre mi sembra surreale».

Qualche malalingua sostiene che Napoli potrebbe essere merce di scambio per arrivare a un accordo tra de Magistris e De Luca...

«Credo che la storia tra Napoli e de Magistris stia finendo in maniera a dir poco non brillante. Sono dell'idea che abbiamo la necessità di progetti per il rilancio di Napoli anche rispetto all'operato della Regione. De Magistris ha isolato Napoli non spendendo i soldi della Regione e nemmeno del patto per il sud quando Matteo Renzi era al Governo, anzi contrastava l'allora premier. Quello che serve è recuperare linearità di rapporti con Governo e Regione e questo non può passare per chi ha bombardato qualsiasi accordo e ha fatto ricorso a sceneggiate come quelle sul debito».

Dunque come si procede? Come si andrà avanti con un de Magistris senza maggioranza e un Pd che vuole la mozione di sfiducia all'ex pm?

«Siamo di fronte a un`emergenza che ha fatto venire fuori la politica della serietà e in questo la differenza tra il sindaco e De Luca è palese. Al Pd darei un consiglio: faccia attenzione alle defezioni che sta subendo, serve un po' di umiltà e un rapporto più stretto con la città. Iv è al servizio di Napoli non di de Magistris. Ho letto di incredibili minacce di sfiducia del Pd anche al sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Il Pd ritrovi un po' di equilibrio siamo nella stessa maggioranza di Governo».

Insomma, non ci sarà l'election day Regione e Comune?

«Per la Regione, che è a scadenza naturale, il nostro principale interlocutore è De Luca, quanto a Napoli De Magistris non può pensare di tornare a fare quello che ha sempre fatto: servono azioni per i napoletani e noi valuteremo di volta in volta quello che è più utile alla città».