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Italia Viva Brescia in Assemblea: "Avanti con il Terzo Polo"

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La notizia sul "Giornale di Brescia", 7 ottobre 2022.

Da un lato la «grande soddisfazione» per il risultato delle Politiche, con il 13,5% raccolto a Brescia. Dall'altro la prospettiva di poter essere l'ago della bilancia dei prossimi appuntamenti elettorali, a cominciare dalle regionali e dal voto in Loggia della prossima primavera. Sono i due punti toccati dall'Assemblea provinciale di Italia Viva, tenutasi mercoledì nella sede di via Verdi, in città.

Partiamo dai risultati. «Siamo soddisfatti dell'esito delle elezioni politiche nel Bresciano - spiega il coordinatore provinciale di IV Gianbattista Groli - in città abbiamo raccolto il 13,5%, siamo la terza forza politica». Quel risultato è però la somma di due partiti, IV e Azione. Che accadrà ora? «Il percorso prevede di dar vita ad una federazione con Azione nei prossimi due anni e arrivare ad un partito unico in occasione delle Europee del 2024».

Di certo l'esperienza terzo polo «deve andare avanti». «Vogliamo costruire uno spazio politico centrista sul quale ricostruire un partito popolare. Distante e distinto da destra e sinistra», insiste Groli. Italia Viva vuole infatti far pesare il risultato del terzo polo. «Dialogheremo con tutti, ma da una posizione di forza. Tutti dovranno fare i conti con noi».

Oggi in Loggia Italia Viva e Azione stanno nella maggioranza di centrosinistra. «Ma non vogliamo stare con i populisti, M5s, sinistra radicale, Europa verde. La nostra è una proposta diversa. Siamo per il sì alle opere che fanno crescere il Paese e i territori, infrastrutture, rigassificatori, termoutilizzatori». Per il Comune di Brescia, ribadisce Groli, «abbiamo un nostro candidato sindaco. Cercheremo di convergere con l'area di centrosinistra, ma non accetteremo una proposta preconfezionata e a scatola chiusa. Vogliamo concorrere nella definizione di candidato e programma».

Per le Regionali, Iv guarda a Letizia Moratti, possibile candidata del terzo polo e di liste civiche di centro. «Se non vuole condannarsi all'ennesima sconfitta, mi auguro che anche il Pd possa sostenere Moratti». Sarebbe un'operazione simile a quella del 1994 a Brescia, sostiene Groli, quando il Pds si decise di sostenere Mino Martinazzoli alleandosi con il Ppi. «Era l'embrione dell`Ulivo». Infine la Provincia, con l'elezione del nuovo presidente, a gennaio. In questo caso, Groli ritorna all'idea originaria di «casa dei Comuni» e auspica «una convergenza ampia», un solo candidato sostenuto dalla maggior parte delle forze politiche, come fu per il primo Mottinelli. «Altrimenti la Provincia rischia la paralisi, come avviene ora».