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Isabella Conti: "Su Bonaccini la penso come Renzi"

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Intervista a Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena su la Repubblica Ed. Bologna del 18/07/2020

«Su Bonaccini la penso come Renzi. C`è un gran bisogno di persone come Stefano. Serie, concrete, capaci. Credo che la politica e il Paese abbiano bisogno di lui».
Tira le somme così la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti, dopo il dialogo sotto le stelle con Matteo Renzi, giovedì sera a San Lazzaro, in cui l`ex premier oggi in Italia Viva ha consigliato al governatore, invocato dall`ala riformista dem per lanciare la sfida a Nicola Zingaretti, di «correre, rischiare, mettersi in gioco».

«Un modo per esprimere la sua stima» spiega Conti, per il governatore «che ha dimostrato di saper parlare a tutti». E che magari saprebbe per questo rimettere insieme i cocci del Pd, da Italia Viva fino alla sinistra.

Conti, col suo salotto al parco Due Agosto sta mettendo in fila la politica locale e nazionale. Dopo Bonaccini è arrivato Renzi. E poi?
«Avremo Massimiliano Panarari il 29 luglio, e poi Elly Schlein e in settembre Walter Veltroni. Sono contenta. Con Renzi mí è sembrato di tornare a parlare di politica, di welfare e sociale, con un livello di visione più alta e globale».

Renzi le dice che la vuole con sé a Roma. Pensava a se stessa quando gli ha chiesto cosa consiglierebbe a un giovane che volesse fare il grande salto a Roma?
«No, assolutamente. Sono lusingata dalle parole di Renzi, ma davvero non pensavo a me. Io sono convinta che le persone siano quello che fanno e non quello che dicono, e per questo resto a San Lazzaro, perché non potrei tradire chi mi ha dato fiducia. Lo dico anche ai tanti che mi hanno chiesto di farmi coinvolgere, per il 2021 a Bologna. Io non mi candiderò».

Renzi ha detto anche a Bonaccini di correre, pensando alla leadership Pd. Così il Pd tornerebbe unito?
«Io credo che Bonaccini sia una persona che sa armonizzare le differenze. Ha dimostrato di saper parlare con tutti, facendo leva su quel che unisce, e non su quel che disgrega. Detto questo, come ha spiegato Matteo, in questo momento c`è un dialogo anche con Zingaretti».

Intanto il Pd ha riunito la sua direzione per le comunali. Ci sarà anche un candidato di Italia Viva? Gianluca Galletti e Alessandro Alberani erano da Renzi, giovedì...
«È presto per dirlo. Dipende dal percorso che il Pd saprà costruire. Io penso che Bologna abbia bisogno di un progetto insieme creativo e attento al sociale. Per una città che pensi al mondo, ma anche alla strada. Perché dalla pandemia tanti usciranno più fragili».

Le primarie sono il percorso migliore per scegliere il candidato?
«Le primarie sono un grande momento di partecipazione, ma la loro utilità dipende dalla maturità con cui si affrontano, e con cui si accettano i risultati. Altrimenti generano caos, e il rischio che questo accada c`è. Vedremo».

Lei a Bologna farebbe una alleanza col M5S?
«Credo che quella di Bologna sia l`occasione per sperimentare nuovi dialoghi nel centrosinistra. Ma non c`è bisogno di un Pd al traino dei Cinque Stelle, come su troppi temi sta accadendo a Roma. Certamente non ce n`è bisogno a Bologna».

Solo una donna per ora si è candidata: Cathy La Torre. Perché così poche? «
C`è un problema culturale da affrontare. Le donne hanno difficoltà a presentarsi con una propria identità, a sinistra. Spesso non rappresentano loro stesse, ma una corrente guidata da uomini. Finché sarà così, saremo condannate alle quote rosa».