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Ipotesi Covid Tax: le reazioni del parlamentari di Italia Viva

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Italia Viva boccia la proposta avanzata dal Pd.

Italia Viva boccia in toto la proposta - arrivata nel primo pomeriggio - di una Covid Tax, una nuova tassa che il Partito democratico vuole introdurre.

Le reazioni da parte dei parlamentari di Italia Viva, infatti, non hanno tardato e sono tutte di chiaro segno: no alla Covid Tax.

"Dai nostri partner di governo in 24 ore ho sentito no alla riapertura graduale delle imprese, no all'attivazione del sostegno europeo tramite il Mes e sì alla patrimoniale. Auguri Italia!" scrive su Twitter il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato.

"Sbagliato mettere nuove tasse in un Paese che sta affrontando la più grave emergenza dal secondo dopoguerra. Da Italia Viva la più totale contrarietà ad ogni ipotesi del Pd di "reddimoniale". Ma poi: quale reddito vogliono tassare, visto che nessuno sta lavorando?". Lo scrive la senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti si Twitter.

"Forse alcuni colleghi di maggioranza credono ancora che i famigerati “redditi alti” siano il pozzo di San Patrizio, infinito. È invece chiaro che le risorse recuperabili da una tassazione aggiuntiva sui redditi cosiddetti alti sarebbe irrisoria rispetto alle esigenze dell’economia italiana, ma soprattutto creerebbe un clima di incertezza a danno di chi oggi più deve essere incentivato a investire, a consumare, a produrre e assumere. Lasciate stare ogni tentazione tassaiola, cari amici del Pd e del M5S: meglio che oggi le famiglie più abbienti spendano e magari tengano sotto contratto i lavoratori domestici, che far loro pagare più tasse. Servono risorse? Bene, acceleriamo ripartenza intelligente del Paese, non le tasse". Così il parlamentare Iv, Gianfranco Librandi.

"Ora che il Paese è in ginocchio pensare a nuove tasse è da irresponsabili". Così la deputata di Italia Viva, Silvia Fregolent commenta la proposta dei presidente dei deputati del Partito Democratico. "Sono le cittadine e i cittadini italiani ad aver bisogno di solidarietà da parte dello Stato, non il viceversa. L'unico modo - sottolinea - è far ripartire l'economia attraverso l'immissione di liquidità e iniziare a progettare una graduale riapertura in sicurezza". "Chi in questo momento si trova in difficoltà ha il diritto di avere alla guida del Paese una classe dirigente che risolva i problemi e non che li scarichi sugli italiani già in difficoltà", conclude Fregolent.

"Nel momento in cui il Paese versa non solo in uno stato di emergenza sanitaria, ma in una vera e propria emergenza liquidità chiedere soldi agli italiani è una follia". Così il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili commenta la proposta del gruppo del Pd alla Camera. "Chiedere un contributo di solidarietà vuol dire non rendersi conto di cosa sta accadendo e - sottolinea Nobili - di quali siano le condizioni in cui versano i cittadini. Nel momento in cui le misure che abbiamo previsto dai 600 euro alla cassa integrazione ancora non sono arrivati agli italiani gli chiediamo soldi?". "Questo è il momento in cui bisognerebbe ridurre la pressione fiscale. Almeno durante l’emergenza sanitaria e la crisi economica giù le mani dalle tasche degli italiani", conclude Nobili.