parlamento Infrastrutture

Infrastrutture, Paita: "Con il Dl Semplificazioni e i commissari costruiamo un modello di intervento per il futuro"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "il Sole 24 Ore", 15 luglio 2021.

Le commissioni Trasporti e Ambiente votano oggi il parere al secondo elenco di interventi inviato da Giovannini. Numerosi i rilievi critici: troppi diciotto lavori per due commissari Anas, inserire subito la Tirrenica, allargamento alle opere idriche. Ancora una pressione per inserire subito l'autostrada tirrenica fra le opere da commissariare, anche per favorire un accordo fra Anas e la concessionaria Sat. La richiesta di un numero più alto di commissari per gli interventi Anas in modo da evitare il paradosso di due commissari per diciotto opere (più quelle pregresse). La sollecitazione a varare alcune integrazioni alla seconda lista (per esempio la variante di Sanremo sull'Aurelia e il Parco della Giustizia di Bari) e a varare subito una terza lista di opere da commissariare allargando i criteri con cui le opere vengono selezionate. L'allargamento della procedura di commissariamento anche alle opere idriche e al patrimonio demaniale non utilizzato. La sollecitazione a non scegliere soltanto commissari tecnici appartenenti alla stessa stazione appaltante e la richiesta di «un maggior coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali».

Sono molto pesanti le considerazioni contenute nel parere, formalmente positivo, che stamattina sarà approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera sulla seconda lista di 44 opere da commissariare e i 3 commissari, presentata dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Segue la prima lista di 58 interventi e 29 commissari. Non sono solo i rilievi dettagliati a pesare. Quello dei supercommissari straordinari sulle grandi opere si conferma un tema decisivo.

E infatti il rilievo del parere più pesante in assoluto è quello che, chiedendo una terza lista, invita il ministro a rivedere i criteri di selezione delle opere, per esempio includendo «quelle senza un progetto definitivo, proprio al fine di utilizzare l'istituto commissariale per sbloccare delicate e complesse questioni afferenti opere strategiche e di interesse nazionale». Le forze politiche della maggioranza sono tutte in campo su questa battaglia che incrocia anche il tema più generale della semplificazione delle regole per i lavori pubblici. «Abbiamo costruito con i commissari e con il Dl semplificazioni un nuovo impianto legislativo - dice la presidente della commissione Trasporti, Raffaella Paita (Iv) - che è molto vicino a quanto proposto da Italia Viva e che ora va completato. Ma se usiamo uno strumento potente come i commissari straordinari in modo non adeguato, rischiamo di frenare, anziché sbottigliare. Mi riferisco al fatto che alcuni commissari, soprattutto quelli Anas, sono stati sovraccaricati di opere. Noi stiamo costruendo, anche con il decreto semplificazioni, un nuovo modello di intervento che in futuro dovrebbe essere utilizzato per tutte le opere, facendo saltare i vincoli di oggi».