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Grande partecipazione per la presentazione di Italia Viva a Foggia

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Successo per l'evento con Ettore Rosato

È stato un momento di grande partecipazione il battesimo del nostro progetto politico svoltosi a Foggia - venerdì 8 novembre, presso gli spazi del Cineteatro Cicolella - con la partecipazione di Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva. Sala gremita e solo posti in piedi per l'evento, cui hanno partecipato circa 150 nostri sostenitori.

Fra loro, come riportano le numerose cronache locali, Ugo Fragassi, Iaia Calvio, Rosa Cicolella, Lorenzo Frattarolo, Antonio De Sabato, Dino Marino, Enrico Ciccarelli, Aldo Ragni, tutti già presenti ai lavori della Leopolda 10. Con loro, anche alcuni nuovi simpatizzanti come l’ex parlamentare Lello Di Gioia, Angelo Benvenuto, il consigliere comunale Giulio Scapato e Bernadette Cappelletta. Presente, inoltre, il sindaco, Franco Landella. 



Dopo gli interventi di alcuni sostenitori locali - come Antonio De Sabato, che ha parlato della dinamicità di Italia Viva e ha proposto in consiglio comunale l’istituzione di una Commissione speciale contro l’istigazione all’odio e all’antisemitismo, e Chiara D’Errico da Vieste, che si è appellata ai due milioni di giovani che hanno lasciato il Paese - Rosato ha aperto il suo intervento focalizzandosi sulle specificità del territorio.

“La Puglia è un bellissimo territorio, ha un quid di velocità in più – ha spiegato Rosato – e ha vissuto anni straordinari di slancio. Ora è il momento di mettere in campo nuove energie. Ci saremo con la consapevolezza che si può fare meglio di adesso. Penso ai contenuti non alle persone".



Rispetto al tema del giorno, il futuro dell'Ilva, Rosato ha sottolineato di voler essere "sempre con chi combatte la demagogia". Relativamente al Tap, Rosato ha spiegato che "non si tratta di luogo indifferente per l’autonomia energetica del Paese. Ma Italia Viva non verrà mai a dire quali scelte dovete fare nella vostra città. Il concetto di autonomia in un partito è una cosa seria. Quello che conta è che il futuro di questa regione lo decideranno gli aderenti ad Italia Viva sui territori”.

“Guardiamo avanti - ha proseguito Rosato - e assistiamo ad una incredibile velocità. Ad una simile velocità deve corrispondere una politica che sappia progettare: guai alla politica che si limita all'oggi e non sa contribuire alla progettazione del domani. Bisogna guardare ai prossimi 10 anni"

"Tocca a noi guardare all'orizzonte del 2029. Si respirava un tremendo senso di inoperosità: Salvini, dalla spiaggia del Papeete, faceva il suo mestiere, osservando la parabola dei suoi consensi. Senza Matteo Renzi oggi l’Italia sarebbe diversa, sarebbe peggio. Ecco il senso della fondazione del nostro progetto politico: reagire a quella inoperosità. Avevamo bisogno di affrontare i problemi reali. Con coraggio e passione ci siamo buttati per costruire una cosa diversa a nuova: il partito del futuro, una casa aperta a tutti", ha concluso Rosato.