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Gozi: "Serve una nuova proposta politica di centro, una Renew italiana"

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Estratto dell'intervista di Matteo Pucciarelli, "la Repubblica", 4 giugno 2021.

Il segretario del Partito democratico europeo, eletto con il movimento di Macron, rilancia un nuovo soggetto che unisca Italia viva, Azione, Radicali e movimenti civici. "Il centrodestra è fatto da una estrema destra e il centrosinistra non esiste più. Da Letta proposte di una sinistra conservatrice che insegue i 5Stelle".

"Serve una Renew italiana, una forza centrale e riformatrice come sta già accadendo in diversi paesi europei", dice l'europarlamentare Sandro Gozi, segretario del Partito democratico europeo, eletto con Renaissance-En Marche, il movimento di Emmanuel Macron.

Di un progetto del genere si parla da molti anni. Lei cosa propone, di unificare Iv, Azione e radicali?
"Gli interlocutori sono moltissimi, forze come quelle che ha citato ma anche iniziative della società civile come Base di Marco Bentivogli, e che sappia rivolgersi a molti elettori delusi: è inutile proporre una foto sbiadita di una Italia che non c'è più. Il centrodestra è fatto da una estrema destra di governo, cioè la Lega, e da una di opposizione, cioè Fratelli d'Italia. Né esiste più il centrosinistra perché lo vedo sempre più populista, quelle di Enrico Letta mi sembrano proposte di una sinistra conservatrice che insegue i 5 Stelle. Basta ricordare la proposta tassa e spendi che ricorda un po' il vecchio Fausto Bertinotti o le idee di Jeremy Corbyn che hanno portato il Labour ad una cocente sconfitta. Viviamo un momento darwiniano di grande trasformazione dove serve capacità di adattamento".

Ma a proposito di 'sinistra conservatrice', Joe Biden non sta facendo proposte simili negli Usa?
"Non ha senso fare un paralleleismo tra sistemi fiscali diversi. Quell'1 per cento di cui parla Biden paga il 37 per cento di tasse e la proposta è di aumentare di un punto percentuale, in Italia quella aliquota c'è già per chi guadagna tra 26 mila e 50 mila euro".

Le persone non cercano e chiedono comunque più protezione? Specie in un momento di grande trasformazione, come dice lei.
"Questo è vero ed è certo che occorre riprendere il controllo da parte della politica: il tema della sovranità lo si deve declinare attraverso la costruzione di una Europa sovrana, ad esempio mettendo il digitale a disposizione dei giovani, della transizione ambientale, governando l'immigrazione in comune. Sono sbagliate le chiusure nazionaliste di Giorgia Meloni ma anche le ricette da sinistra anni '70. Prolungare il blocco dei licenziamenti ad esempio è stato superfluo se non controproducente con tutti gli strumenti anche europei di sostegno che abbiamo. Poi sulla giustizia una forza riformatrice non può dire che portare avanti i referendum dei radicali significa buttare la palla in tribuna. Sostenere che occorre una terza via tra garantismo e giustizialismo significa allontanarsi dalla Costituzione, che è garantista".

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.