Europa elezioni 2022

Gozi: "L'Europa preoccupata dal sovranismo che avanza in Italia"

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Estratto dell'intervista di Giovanna Casadio, "la Repubblica", 2 agosto 2022.

"Giorgia Meloni è alleata in Europa con i post-franchisti spagnoli di Vox, i reazionari polacchi che negano il diritto all'aborto e i nazionalisti bulgari che fanno il saluto romano. È di questo che stiamo parlando, questo è il gruppo dei conservatori e riformisti europei in cui Fratelli d'Italia ha casa". Sandro Gozi, eurodeputato, tra i promotori di Renew, macroniano e renziano di ferro, invita a uno sguardo europeo sulle elezioni italiane.

Gozi, come appare nella Ue la sfida politica italiana?
"L'Italia è un grande paese e riceve da sola quasi un terzo dell'intero Piano di rilancio Ue. Draghi era garanzia di efficacia e credibilità non solo per le riforme italiane, ma anche per quelle della Ue, come la revisione del patto di stabilità e dei trattati. E Draghi non c'è più".

Cosa preoccupa più di tutto?
"Innanzitutto le posizioni di Meloni, leader del partito dei conservatori europei che, a differenza del racconto romano, a Bruxelles conoscono bene. Dove oggi dominano i post-franchisti spagnoli di Vox, xenofobi e anti europei, i reazionari polacchi, che negano il diritto all'aborto o i nazionalisti bulgari che fanno il saluto romano all'europarlamento".

Orban, Kaczynski poi, sono alla guida di Paesi dove c'è una sistematica violazione dello Stato di diritto. La destra italiana dovrebbe prenderne le distanze?
"Non lo ha mai fatto. Eppure le violazioni dello stato di diritto sono palesi, e proprio oggi i presidenti di Renew, dei popolari e dei socialisti europei hanno di nuovo chiesto di accelerare le procedure contro Orban che ha fatto dichiarazioni sulla purezza della razza da rabbrividire. Quell'Orban che con orgoglio Meloni riceveva ad Atreju".

Lei fa parte della commissione Inge (sulle ingerenze straniere nei processi democratici), quale opinione si è fatto delle relazioni Russia-Lega?
"Nei nostri lavori sono emersi forti legami, formali e politici, tra Russia e Lega. Dai rapporti col partito di Putin "Russia unita" a rapporti personali e politici fittissimi. Che peraltro Salvini non aveva mai nascosto, sino a poco tempo fa".

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.