L'intervento pubblicato da "il Riformista", 25 marzo 2022.
Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, ieri è intervenuto alla Camera per denunciare un attacco molto serio all'articolo 68 della Costituzione (che protegge la libertà dell'azione dei parlamentari) mosso dalla procura di Catanzaro. E cioè da Nicola Gratteri. Si tratta di questo: la procura ha presentato ricorso contro la scarcerazione ( e l'invio agli arresti domiciliari) dell'ex parlamentare Giancarlo Pittelli. E per dare forza alla sua richiesta ha presentato alcuni articoli di giornale favorevoli a Pittelli e, soprattutto, alcune interrogazioni parlamentari. La procura, in sostanza, sostiene che queste interrogazioni dimostrino che sia meglio mettere Pittelli in cella. Giachetti ha annunciato che chiederà l'intervento della Ministra e del Csm.
Ecco il testo del suo intervento: "Ho appreso che la procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione distrettuale Antimafia, nel presentare ricorso nei confronti della concessione degli arresti domiciliari all'ex deputato Pittelli - vicenda della quale ci siamo occupati in molti anche in questo Parlamento, attraverso interpellanze e interrogazioni - ha depositato alcune interrogazioni parlamentari: una presentata dal sottoscritto, dall'onorevole Bruno Bossio e dall'onorevole Magi, un'altra presentata al Senato dai colleghi Bonino e Richetti. Si tratta di interrogazioni, svolte nell'attività parlamentare, che sono figlie di quello che facciamo da una vita, in base a quanto stabilito dalla legge, che prevede che i parlamentari siano addirittura gli unici a poter fare le ispezioni in carcere per verificare le condizioni dei detenuti. I deputati hanno il diritto, nella loro attività, attraverso le interrogazioni, di stigmatizzare delle cose che non vanno. Nel caso specifico si tratta di cose che personalmente ho appreso dai giornali. Senza avere nessun rapporto diretto con l'onorevole Pittelli. L'articolo 68 della Costituzione difende la libertà dei parlamentari. Il principio dell'articolo 68 è difendere la libertà dei parlamentari rispetto agli altri poteri. La domanda è: perché viene messa agli atti una precipua, specifica e dovuta attività di un parlamentare, in un procedimento in cui quella roba non c'entra nulla? Faccio presente che sono stati messi dentro, nel materiale depositato dalla Procura di Catanzaro, anche articoli di giornale, de "Il Riformista" (uno dei pochi giornali che, rispetto alla giustizia e alla magistratura ha una posizione di un certo tipo) e addirittura un video dell'onorevole Sgarbi su Facebook. Si può pensare, in quel caso - non nel nostro - che ci possano essere gli estremi per una querela. Ma che c'entra con il procedimento che riguarda gli arresti domiciliari dell'onorevole Pittelli? Nulla. E allora il dubbio viene: è una forma di intimidazione, ovvero è un tentativo di gettare un'ombra su un'attività parlamentare, inserendola in un contesto? Pittelli è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e compagnia bella. Non è un caso personale, mio, dell'onorevole Bossio o dell'onorevole Magi, è un problema di questo Parlamento, è un problema di tutti. Allora io, per conto mio, presenterò un'interrogazione alla Ministra della Giustizia per sapere quali strumenti ha e per sapere se intenda fare qualcosa su questo tipo di attività della procura della Repubblica di Catanzaro. Ma io penso che sia, non solo interesse, ma dovere del Presidente della Camera di chiedere spiegazioni al CSM, in ragione di iniziative che palesemente, per quanto mi riguarda, più che un'ombra appaiono come un`intimidazione. Se qualcuno pensa che, allegando delle interrogazioni che sono figlie del mio dovere di parlamentare nei confronti di persone che sono sicuramente fragili, in custodia cautelare e che, spesso e volentieri, proprio a Catanzaro finiscono assolte, otterrà il mio silenzio, sbaglia: io ho il dovere di difendere la mia dignità, e penso che il Presidente della Camera abbia il dovere di tutelare la dignità e le prerogative dei parlamentari".