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Giachetti: "Perché dire sì ai referendum sulla giustizia dei radicali (anche se c'è la Lega)"

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Estratto dell'intervento pubblicato da "il Foglio", 3 giugno 2021.

È da molto tempo che penso che una giustizia giusta ed efficiente rappresenti il cuore di un’autentica politica riformista, la sfida per una classe dirigente politica che voglia assumersi in pieno le proprie responsabilità, archiviando definitivamente il processo di abdicazione ai propri compiti verso la magistratura. Tutti sanno che se è vero, come è vero, che vi è uno squilibrio di forza tra politica e magistratura, a favore di quest’ultima, la responsabilità è innanzitutto della politica che ormai da più di 30 anni rinuncia alla propria azione, non di rado delegando alla giustizia di intervenire in sua surroga.

La mia formazione e la mia militanza radicale mi hanno portato più volte a partecipare attivamente alla raccolta firme su quesiti referendari sui temi della giustizia, da ultimo anche sulla proposta di legge di iniziativa popolare proposta dalle Camere penali. I temi, alla fine, sono sempre gli stessi: dalla separazione delle carriere alla responsabilità civile dei magistrati, dalla limitazione della custodia cautelare alla riforma dell’elezione del CSM.

Ancora una volta bisogna ringraziare l’azione e la determinazione del Partito Radicale su temi così importanti e decisivi per consentire al popolo italiano di potersi pronunciare dando cosi un chiaro indirizzo al Parlamento su quale linea orientare le riforme. È un’altra straordinaria occasione, un’occasione da non perdere. Vedo che fa molto rumore l’adesione all’iniziativa della Lega di Matteo Salvini.

Io dico molto francamente che chi ha un approccio laico alla politica non perde tempo per valutare se le intenzioni di chi sceglie la “nostra” strada sono buone o cattive. Se l’obiettivo è “il nostro”, se l’obiettivo è riuscire a fare esprimere il popolo su temi cosi attuali e, al contempo, cosi antichi e irrisolti dalla politica, ben venga qualunque compagno di viaggio.

Chi lo desidera può leggere l'intervento completo a questo indirizzo.