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Giachetti : "Salvini è cucinato; alleanza con M5s non per sempre"

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Giachetti : "Salvini è cucinato; alleanza con M5s non per sempre"
Intervista di Michela Bompani, la Repubblica Genova, 6 ottobre 2019

«L'alleanza con il M5S non sarà per sempre, ma è stato giusto stringerla davanti all'emergenza democratica del Paese e ai deliri di onnipotenza di Salvini»: Roberto Giachetti, deputato, tra i fondatori della Margherita, poi del Pd, renziano di ferro, membro del partito radicale transnazionale, ex candidato sindaco di Roma che ha sfidato Virginia Raggi, ex candidato alla segreteria del Pd, arriverà in Liguria domani, per varare ufficialmente la nascita di "Italia Viva", il nuovo partito di Matteo Renzi.

Con lui, i deputati Raffaella Paita, Luciano Nobili, e l`ex vicesindaca di Milano, Ada Lucia De Cesaris
alle 17.30 saranno a Genova, al Mentelocale Cafè Bistrò di via Venti Settembre, alle 21 a Pietra Ligurenella Sala consiliare di piazza Martiri della Libertà.

«La Gronda va fatta subito senza ridiscutere il progetto, altrimenti si prendono in giro i liguri», scandisce, netto, Giachetti. E si compiace dell'«inaspettato risultato delle ultime settimane: in Liguria i comitati di 
Italia Viva nascono come funghi».

Onorevole Giachetti, cosa è "
Italia Viva"?
«È un nuovo partito: nuovo non solo nei contenuti, ma anche 
nella sua struttura. Sarà la prima formazione politica della storia che obbedirà a un criterio duale, ogni vertice della struttura sarà doppio, uomo-donna. Cambia l`approccio culturale».

Sta costruendosi una rete territoriale, anche in Liguria: i comitati. Che differenza c'è con i circoli del Pd?
«
Alla Leopolda, a Firenze, ci sarà lo start formale di Italia Viva, da cui uscirà anche una bozza di organizzazione di partito: sarà molto più snella. I comitati hanno cominciato a nascere velocemente da quando Renzi ha annunciato Italia Viva: è un modo di partecipare senza tessera. Nelle ultime settimane, anche in Liguria, stanno spuntando come funghi: le persone hanno voglia di fare politica. Non rinneghiamo l`esperienza del partito, ma pensiamo che, nel 2020, una struttura deve tenere conto dei cambiamenti degli ultimi vent'anni. Non parlo solo dei social e della rete, ma anche dei tempi delle persone e dei modi di partecipazione».

La Gronda di Genova: va fatta, tutta, subito, o va ridiscussa?
«Teniamo la posizione che abbiamo sempre avuto: quella è un`opera che va fatta e se, dopo tutti i passaggi, ora ridiscutiamo il progetto, prendiamo in giro i liguri, che invece aspettano che vengano messe in campo tutte le opere per liberare lo sviluppo del territorio e favorire lo spostamento di merci e persone».

Quindi è contrario 
alla revoca delle concessioni ad Autostrade, con cui Atlantia finanzia la Gronda?
«Per impostazione culturale, dico che si aspettano le sentenze. È però evidente sul ponte Morandi ci siano responsabilità al di là dell`analisi giudiziaria. E la rimessa in discussione dei rapporti con le imprese dev'essere fatta».

Cosa pensa dell`
alleanza Pd-M55: si dovrà fare anche in Liguria per le prossime regionali?
«L`
alleanza con il M5S al governo è stata giusta, davanti a due emergenze: una democratica, e una relativa al delirio di onnipotenza di Salvini. Penso però che il destino di questo asse non sia per sempre. Una delle ragioni per cui è nata Italia Viva è far tornare il centrosinistra maggioranza in questo Paese. Il Pd non ce la fa da solo».

E lo farete raccogliendo i voti al centro?
«
Italia Viva nasce dalla necessità di rispondere a un elettorato che, per il 40%, non va più a votare che, però, mica è per forza moderato. Se pensassimo di riconquistarlo, mirando al centro, faremmo un discorso politicamente vecchio di vent'anni. Sono elettori che non trovano risposte nell'estremismo di Salvini, né nel Pd».

Anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, con il suo nuovo partito nazionale "Cambiamo!" guarda al centro.
«Quell'azione è stata una mera mossa politichese per svuotare Forza 
Italia a favore di Salvini. In Fi, però, c`era ben poco da spolpare: chi voleva, se n`era già andato. Se le condizioni fossero state diverse, con Salvini al governo, le cose gli sarebbero andate meglio. Gli è andata male».

Teme un ritorno di Salvini?
«Dopo il suo suicidio politico, la politica è ritornata 
alla normalità. Sull'immigrazione stiamo rimettendo le cose in modo che l`Europa possa darci una sponda. Per quanto riguarda Salvini: sono convinto che tra 6-8 mesi se lo cucineranno dentro la Lega. Per questo penso che l'accordo con il M5S non debba essere strutturale».

Il centrosinistra diviso regalò la Liguria al centrodestra, 5 anni fa. «
Abbiamo perso la Liguria, perché dentro al Pd hanno fatto la guerra 
alla candidata che aveva vinto le primarie, Raffaella Paita. E poiché non volevamo comportarci nello stesso modo, invece di combattere dentro il Pd e impallinare i nostri, siamo usciti per realizzare un progetto politico. Ho fondato il Pd, per tutti noi uscire è stato profondamente doloroso. Ma non siamo nel campo dei sentimenti. È la politica. Vedrete che il progetto del Pd si realizza con Italia Viva».