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Giachetti: «La Lega ricatta tutti, cercano strategia della tensione»

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Intervista di Roberto Giachetti per «Avvenire» del 25-07-2024

di Matteo Marcelli

Alla Camera FdI ottiene il rinvio della pdl Giachetti. Proteste delle opposizioni. Mentre in Senato la maggioranza trova un compromesso sul dl carceri ma passano solo 2 emendamenti di FI. Il centrosinistra diserta i lavori in commissione. Il deputato di Iv: la maggioranza è terrorizzata. La richiesta di FdI sulla mia proposta? Una presa in giro. Si ascoltino di più i garanti dei detenuti.

Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, ha accolto con rabbia «l'ennesima richiesta di rinvio» del suo testo da parte di FdI, parlando di «un'insopportabile presa in giro» e avendo ben chiare le reali motivazioni di quanto accaduto.

Giachetti, alla fine il voto sulla a proposta di legge è stato rinviato, si aspettava questa mossa da parte di Fdl?

“Se dovessi ragionare in base ai rapporti di lealtà che dovrebbero esistere, probabilmente no. Perché il mio testo è stato rinviato già quattro o cinque volte con la mia totale disponibilità. Questa l'ho trovata una mossa davvero irrispettosa e con motivazioni ridicole. Purtroppo, però, va così. FdI ha sostenuto che c'è già un altro testo in discussione al Senato, cioè il dl carceri, che si occuperà della materia.”

È d'accordo?

“Nel decreto non c'è nessuna norma che interviene sulla vera urgenza del carcere, che è il sovraffollamento e che non è neanche citato nel testo del decreto sulle carceri. La realtà è che erano terrorizzati dal voto segreto e posso garantire che la maggioranza della maggioranza è a favore di una norma di questo tipo. Non solo Forza Italia.”

FI si è tirata indietro o è stata accontentata sul dl carceri?

“No, la realtà è che la Lega ricatta tutti. II sottosegretario Delmastro mi disse che, se assieme al passaggio da 45 a 60 giorni di sconto sulla pena (quelli previsti dalla pdl per ogni semestre già scontato, ndr.) avessimo definito più chiaramente che chi si rende responsabile di aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria non avrebbe mai potuto usufruire di premialità, sarebbe stato d'accordo. Io ero favorevole a specificare anche questo aspetto, che peraltro è già previsto. Eppure, le cose sono andate come sa.”

Lei ha criticato l'atteggiamento del governo rispetto alla sua proposta. Per cosa in particolare?

“Io ho veramente il dubbio che loro in realtà stiano cercando di creare le condizioni per una strategia della tensione. Perché chi conosce gli istituti penitenziari sa che la situazione è veramente esplosiva. Con l'arrivo dell'estate, il caldo a 40 gradi, chiusi nelle celle 20 ore su 24, in 5 in una cella di 7 metri quadri. Anche gli animali nelle porcilaie, in determinate condizioni, sbroccano. Loro conoscono la situazione. Se non vogliono votare la ‘legge Giachetti’ possono fare qualunque altra norma per intervenire sull'unica cosa che conta: il sovraffollamento. Dando così ascolto a quello che sostengono i garanti regionali, le associazioni, la polizia penitenziaria, i direttori delle carceri e i volontari. Ma lo sa che, a fronte dei 58 suicidi avvenuti finora quest'anno, ne sono stati sventati più di 800?”

In generale cosa ne pensa dell'approccio del governo sul carcere?

“È un approccio securitario e manettaro. A cui si presta un ministro che ci aveva fatto sperare in un'inversione di tendenza e che invece conferma e amplifica questa impostazione. Fanno un reato nuovo al giorno e mandano in galera le donne con bambini di due anni. Ma di cosa parliamo?”

Il Movimento 5 stelle sostiene che con la sua legge uscirebbero di prigione 23mila detenuti e ne parlano come di un indulto mascherato. Cosa ne pensa?

“Danno i numeri al lotto. Sono stime che ha fatto il senatore Scarpinato, ma a mio avviso lasciano il tempo che trovano. Il mio testo non prevede restrizioni per i reati ostativi, questo è vero, ma è chiaro che se uno fa una proposta di legge del genere ci sarà sicuramente una maggioranza in Parlamento che introdurrà limitazioni escludendo la premialità per determinati reati. A mio avviso sarebbe comunque sbagliato, perché sono benefici a cui si accede in virtù di un buon comportamento tenuto durante la detenzione, quindi dovrebbe valere per tutti. Ma in ogni caso è del tutto impossibile fare una valutazione su quanti uscirebbero. Specie se non fai una norma transitoria, che è l'unica che ti consente la fuoriuscita immediata.”