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Giachetti, il seggio Navalny: «Yulia si candidi con noi in Ue»

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Intervista a Roberto Giachetti per «Il Foglio» del 21-02-2024

di Nicolò Zambelli

L'idea è stata lanciata all'improvviso con un tweet. Due righe: "Vorrei una lista unitaria per candidare Yulia Navalnaya con Renew Europe come capolista a Milano e Roma". Dopo poco, l'idea è diventata un appello.

E così il deputato di Italia Viva, Roberto Giacchetti, ieri ha proposto di candidare la vedova di Alexei Navalny alle europee di giugno:

"Mi è venuto in mente durante la commemorazione per la morte di suo marito. Nella nostra lista trovano casa i suoi valori, le sue battaglie, la sua opposizione e tutto ciò che oggi rappresenta, anche da morto. Yulia Navalnaya si è detta pronta a continuare le battaglie portate avanti da Alexei. È sempre stata un passo indietro, ma ora il suo passaggio in prima linea è di una forza incredibile. Sarebbe un grandissimo valore aggiunto all'interno del Parlamento europeo".

Come procedere? Alcune perplessità riguardano il fatto che Navalnaya non sia cittadina Ue.

"Non mi sono ancora posto il problema di come si proseguirà concretamente."

E Matteo Renzi che ne pensa, l'ha sentito?

"L'idea è mia. Però non credo sia contrario".

In ogni caso resta il valore politico della questione:

"Il segnale che vorrei dare è semplice. La vicenda rappresenta alcuni ideali che noi, come gruppo di Azione, Italia Viva e +Europa, vorremmo rappresentare in Europa: libertà, democrazia, posizionamento dell'Italia in Occidente, senza tentennamenti su Ucraina e medio oriente. Si tratta di opporsi all'idea di stato promulgata da Vladimir Putin. Sono questioni che non possono essere continuamente tarpate da beghe provinciali, francamente".

Giachetti cita poi gli svariati distinguo e dissapori presenti nella galassia centrista italiana. Si riferisce a Carlo Calenda?

"Sì, ma non mi riferisco di certo a Emma Bonino ad esempio, che giustamente chiede da tempo che venga fatta questa famosa 'lista di scopo'. Ecco. Io, personalmente, sono dell'idea che in questa lista ci debbano essere tutti e tre i nostri partiti, senza porre veti inutili. Si potrebbe pensare di aprire anche al Pd. In sostanza, abbiamo in mano un'opportunità straordinaria che per miopia e screzi personali rischiamo di buttare al vento". Avanti con le adesioni, dunque, tutti uniti sotto il segno di Yulia.