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Genova, Paita: "Il centrosinistra? Zero idee per la città. Bucci? Sta facendo un buon lavoro"

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Estratto dell'intervista di Mario De Fazio, "il Secolo XIX", 2 agosto 2021.

«Dal centrosinistra danno patenti di esclusione ma non hanno idee né un progetto alternativo su Genova. Se continuano così, con il Pd che sceglie l'ala massimalista e non i riformisti, alle comunali perderanno peggio che alle regionali». La deputata e leader ligure di Italia Viva, Raffaella Paita, non le manda adire agli ex alleati di centrosinistra. E, soprattutto, difende il diritto a collaborare istituzionalmente con il sindaco Marco Bucci. «Ha fatto tante cose buone, non si può negare». Il punto di partenza è la replica al primo incontro della coalizione di centrosinistra. «Siamo increduli dinanzi a chi continua a farci le analisi del sangue dopo il disastro che hanno combinato».

Si riferisce alle elezioni regionali?
«Certo. Non abbiamo ancora avuto da parte di questa compagine uno straccio di analisi del voto sulla sconfitta alle regionali. Peccato che il centrosinistra abbia perso di 17 punti percentuali».

Neanche il polo riformista è andato bene.
«Con assoluta serenità va riconosciuto che la nostra performance è stata deludente. Mai voti che sono mancati a loro certo non sono andati a noi, nessuno può accusarci di questo. Eppure, dalla conferenza stampa che ha fatto la coalizione di centrosinistra il tema della pesante sconfitta alle regionali sembrava rimosso. Parlano di Italia Viva, dando patenti di esclusione. E mi meraviglia che il Pd non batta un colpo e se ne stia sulle incredibili dichiarazioni di Pastorino».

Alcuni esponenti di centrosinistra hanno chiarito che in coalizione possono esserci solo forze che vogliono mandare a casa il centrodestra e Bucci. Cosa c'è di strano?
«Per vincere il Comune non basterà dire che Bucci ha un cattivo carattere. Non hanno argomenti né un progetto alternativo di città. E non starò mai in una squadra in cui l'unico filo conduttore è essere contro un altro fronte. Voglio parlare di visione».

Così vi accuseranno di essere pronti a schierarvi con il centrodestra. È così?
«Non possono farci questa critica perché a Savona siamo nel centrosinistra, con un candidato sindaco che ha un progetto chiaro per la città e vuole recuperarne la centralità, contro un sindaco uscente non ricandidato e una maggioranza che hanno fatto male. Lo stesso accadrà alla Spezia, dove Peracchini sta facendo male. Ma non mi pare che a Savona Russo abbia iniziato il suo percorso con una conferenza in cui si rivolge agli alleati dicendo "tu sì" e "tu no"».

Ma su Genova un pensiero a sostenere Bucci lo state facendo?
«Siamo distanti dalla destra per valori e contenuti. Ma rivendico il diritto di dire che Bucci ha fatto diverse cose buone, e non faccio fatica a riconoscerlo».

Tra dare una mano e sostenere politicamente un sindaco uscente c'è una differenza notevole...
«Escludere Italia Viva per il dialogo istituzionale che ho con Bucci è uno schiaffo alla città. Mi auguro che il centro sinistra modifichi l'intolleranza che hanno verso di noi, se continuano così perderanno peggio che alle regionali. Ma non è vero che abbiamo già deciso di sostenerlo. Ci sono distanze che mi separano da Bucci».

In definitiva, non esclude che Italia Viva possa sostenere la candidatura del sindaco uscente?
«Non siamo compatibili con forze politiche di destra. Ad esempio, la distanza con Fratelli d'Italia è incolmabile».

Italia Viva potrebbe anche correre da sola?
«Per Genova occorre un progetto civico che unisca tutte le forze che credono nel cambiamento e vogliono dare un futuro alla città. Serve un progetto con il segno del governo Draghi. L'ipotesi che Italia Viva corra insieme a un fronte riformista esiste. L'esperienza di Massardo è stata deludente nel risultato ma quel progetto va recuperato, e ampliato ad altre forze come Azione di Calenda o Più Europa».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "il Secolo XIX".