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Garda, Sindaco Bendinelli prosciolto: "Ero certo di aver agito rispettando la legge"

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La notizia su "l'Arena", 17 dicembre 2020.

È a norma con la legge il resort di lusso Ca' Barbini in località Beati, di cui il sindaco Davide Bendinelli risulta amministratore. Il primo cittadino era accusato di abuso d'ufficio per aver costruito la struttura turistica con 21 stanze, 42 posti letto e una vista mozzafiato sopra le colline di Garda in violazione delle norme urbanistiche. Ma questa accusa non varcherà mai la soglia di un'aula di tribunale in quanto Bendinelli è stato prosciolto durante la fase delle indagini.

Su richiesta del pm Paolo Sachar, il gip Marzio Bruno Guidorizzi ha firmato il decreto di archiviazione alcuni giorni fa, richiamandosi alle ultime modifiche dell'articolo 323 del codice penale ovvero l'abuso d'ufficio, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 luglio scorso. Altro argomento citato dal gip nel decreto di archiviazione è legato al tempo trascorso da quando si è avviata la pratica edilizia nel Comune di Garda fino all'inchiesta della procura, chiusa a quasi dieci anni dalle autorizzazioni Era, infatti, il 2011 quando Bendinelli ottenne il permesso di costruire.

«All'epoca», aveva dichiarato il sindaco tempo fa, «non ero né consigliere né primo cittadino». L'anno prima, aveva acquistato un rustico di duecento metri quadri in località Beati, in zona agricola e aveva trasformato l'edificio, ampliandolo per 582 metri quadri. TI 28 febbraio 2013 aveva ottenuto l'agibilità della nuova costruzione e cinque giorni dopo, la Regione aveva approvato il Pat, il Piano di assetto territoriale con la modifica per la realizzazione della struttura turistica sopra Garda.

Nella richiesta di archiviazione, il pm Sachar definisce questa procedura come «un'anomalia» e specifica che, all'epoca dei fatti, «non era stata effettuata l'ispezione del sito». Nel 2014 il sindaco di Garda ottiene l'autorizzazione ad aprire il resort a quattro stelle con tanto di piscina e come riporta il sito, una zona wellness oltre al ristorante con vista lago. Nel 2017, però, viene presentato un esposto alla Guardia di finanza dalle due consigliere di minoranza, Lorenza Ragnolini e Anna Codognola. In quella segnalazione, veniva adombrata [ipotesi di irregolarità procedurali nella concessione dei permessi per costruire il resort di Bendinelli. L'attenzione della procura si era così concentrata sulla destinazione d'uso di quel  fondo che era agricolo. Come si poteva costruire un resort da 21 camere in una zona che, all'epoca, era inserita in zona agricola?

«Il piano d'interventi del Comune di Garda stabilisce che possono essere previste strutture agrituristiche e o turistiche ricettive ma sempre che siano finalizzate alla valorizzazione del territorio agricolo», è la risposta dello stesso pm. E qui sta una seconda anomalia a parere del sostituto procuratore: «Difetta nell'incartamento amministrativo un'adeguata motivazione in ordine alla ritenuta compatibilità tra l'intervento (il resort ndr) e la valorizzazione nell'ambito agricolo». Il via libera alla costruzione, quindi, viene dato dal Comune ai proprietari dei fondi che adottano una valorizzazione della zona agricola. Si tratta, però, di una decisione discrezionale della politica sulla quale i giudici non possono più interferire così come stabilisce il nuovo testo sull'abuso d'ufficio, approvato solo cinque mesi fa. Altro elemento fondamentale del proscioglimento di Bendinelli è riconducibile allo trascorrere del tempo. «Prossimo alla prescrizione», scrive ancora il pm Sachar, «il rilascio del permesso di costruire, risalente al 2014 per la trasformazione in attività agrituristica di un annesso rustico».

La conclusione del rappresentante dell'accusa è che «non è possibile», si legge nella richiesta di archiviazione, «esercitare utilmente l'azione penale tenuto conto dell'oramai prossima prescrizione di eventuali reati in ragione della data di commissione del reato e dei tempi medi di definizione dei procedimenti di primo e secondo grado». Si tratta di «argomentazioni pienamente condivisibili», ha chiuso il discorso il gip Guidorizzi. E così il sipario sulla vicenda del resort di Bendinelli si abbassa con il suo proscioglimento. 

«Finalmente dopo anni di indagine attenta e scrupolosa condotta dal pm Paolo Sachar, il Giudice per le indagini preliminari, esaminatigli atti di indagine e ritenendo non configurabile alcun reato, ha disposto l'archiviazione del procedimento nel quale ero indagato per il reato di abuso d'ufficio riguardante la costruzione dell'hotel «Ca' Barbini resort». È più che soddisfatto il sindaco Davide Bendinelli dopo aver conosciuto l'esito dell`indagine sulla realizzazione della struttura di cui è anche amministratore nella società, proprietaria del resort.

«Gli esposti sono stati presentati dalle consigliere Ragnolini e Codognola», ricorda il deputato di Italia Viva, «e anche in questa circostanza gli organi inquirenti non hanno riscontrato nulla di illegittimo». D'altro canto, Bendinelli è sempre stato sicuro di aver agito in sintonia con la legge: «Ero certo di aver fatto le cose in maniera assolutamente corretta e trasparente, altrimenti il pubblico ministero prima e il giudice poi, dopo ben tre anni di indagini, non avrebbero disposto l`archiviazione del procedimento che mi riguardava». Un motivo in più per avere « fiducia nella magistratura», aggiunge Bendinelli. Resta il rammarico per le continue dispute politiche nel Comune di Garda: «Purtroppo la guerra che le due consigliere di minoranza (Ragnolini e Codognola ndr) hanno condotto contro la mia persona e la mia famiglia e talvolta anche contro i cittadini di Garda con denunce permanenti e continue, ha provocato un clima di incertezza, di livore, e di contrapposizione nel nostro paese a cui non siamo mai stati abituati». E il primo cittadino porge il ramoscello d'ulivo per chiudere queste continue contrapposizioni con la minoranza sia in consiglio comunale che nelle aule dei tribunali: «Vorrei che questo stillicidio finisse, anche se preferirei che in futuro ci fosse una minoranza che con coraggio ci stimolasse maggiormente ad affrontare assieme i problemi della nostra Garda».