L'intervento su "l'Arena", 21 luglio 2022.
Tra le conseguenze della siccità che sta colpendo l'Italia e non risparmia l'area gardesana, questa non era prevista: «le parecchie disdette di prenotazioni, soprattutto dalla Germania», come ha affermato ieri il sindaco di Garda Davide Bendinelli in un post su Facebook, poi tradotto in tedesco e inviato alle testate giornalistiche responsabili di aver riportato in modo distorto dati e dichiarazioni sulla situazione del lago di Garda.
Situazione che vede l'abbassamento repentino dei livelli a causa delle portate in uscita dalla diga di Salionze-Monzambano verso il Mincio e i canali irrigui per garantire l'approvvigionamento per le campagne mantovane, flussi non compensati da quelli in entrata dal Sarca. Informazioni allarmistiche arrivate ai principali turisti del Garda, i tedeschi: «A causa dell'estrema siccità e del calore, l'acqua non è così profonda come al solito», riportava qualche giorno fa un articolo del quotidiano tedesco «Bild», titolato «L'Italia avverte: non tuffatevi nel lago di Garda, c'è troppa poca acqua dentro». Ma non è stato l'unico.
Per Bendinelli le disdette si devono alla convinzione, maturata leggendo la stampa estera, che il lago di Garda sia così in sofferenza da non poter più essere un'attrattiva. Preoccupazione condivisa con altri colleghi, anche sulla sponda bresciana: il sindaco di Limone ha convocato oggi una riunione online «urgente» per «organizzare una strategia di comunicazione efficace per contrastare le fuorvianti informazioni della stampa tedesca».
Bendinelli spiega che «il problema siccità è reale e serio, ma in questo momento non esiste alcun rischio per l'andamento della stagione turistica. Chi ha diffuso messaggi allarmistici lo ha fatto in malafede».
Bendinelli guarda più in là, invocando una revisione degli accordi su cui l'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), si basa per regolare i livelli del lago e garantire l'approvvigionamento irriguo per le colture lombarde: «Dire che quest'estate trascorrerà senza problemi per i turisti non significa negare che ci sia un problema di siccità», afferma Bendinelli, per cui quegli accordi sono datati, risalenti a un periodo in cui il turismo non era l'economia trainante del Garda e il cambiamento climatico non si era manifestato con questa intensità. «Non vuol dire che la tutela del turismo debba andare a scapito dell'agricoltura, ma nemmeno viceversa», aggiunge il sindaco e deputato di Italia Viva, auspicando che la gestione-livelli e quindi delle portate in uscita dal lago garantiscano «l'equilibrio del suo ecosistema, con meno oscillazioni tra le stagioni siccitose e quelle con abbondanza d'acqua».
Principio di massima che, conclude Bendinelli, deve andare di pari passo con il cambiamento dei metodi di irrigazione nelle campagne mantovane (oggi perlopiù a scorrimento) e con la creazione di bacini per l'acqua piovana.