Europa difesa

Garavini: "Piano credibile per le esigenze della Marina"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva, pubblicato su "la Nazione", 16 giugno 2020.

È un segnale importante il piano per gli Arsenali militari presentato dal Comando Logistico e dallo Stato Maggiore della nostra Marina militare. E rappresenta un'ulteriore conferma di quanto sia necessario un rilancio dell'area industriale della difesa. La proposta è in sintonia con quanto da noi accertato nell‘ambito di un‘indagine conoscitiva sullo stato degli enti, in via di conclusione alla Commissione Difesa del Senato. Sia come Parlamento che come vertici militari, ribadiamo la centralità degli arsenali militari. Sottolineando quanto siano essenziali per il pieno funzionamento e per l'efficienza del nostro strumento militare. Contemporaneamente ne denunciamo la condizione di grave e progressivo decadimento: gli arsenali e i centri tecnici della Marina militare, come pure i poli di mantenimento dell'Esercito, sono in crisi per diversi motivi.

Le carenze negli organici, il prolungato blocco del turn over, il mancato adeguamento di impianti e infrastrutture, un eccessivo ricorso all'outsourcing delle lavorazioni. E' necessario invertire la rotta. Prevedendo investimenti nel personale e nelle infrastrutture. Oltre che essere un‘occasione di sviluppo per il territorio ne va dell‘intero sistema di difesa e di sicurezza del paese. Alla nostra Marina militare vengono assegnate funzioni sempre più articolate e complesse. Inevitabilmente è chiamata ad operare in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti conflittualità, insicurezza degli spazi marittimi e crisi umanitarie. Da qui deriva la necessità di avere una Marina militare al massimo dell'efficienza.

Ed arsenali capaci di garantirla. Ecco che lo stato degli enti dell'area industriale della difesa deve essere assunta tra le priorità della nostra politica di difesa e sicurezza. E per quanto riguarda gli arsenali bisogna prevedere un progetto industriale che li renda un modello a vocazione cantieristico navale. L'accordo che si sta delineando su questa linea - tra sindacati, vertici della difesa, e una parte maggioritaria del Parlamento - è un'ottima premessa per il futuro. E lascia ben sperare.