territori elezioni 2022

Gander: "Puntiamo al 10% per diventare l'ago della bussola"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Intervista di Antonella Mattioli, "l'Adige", 16 settembre 2022.

«Ci danno per spacciati, ma io me la gioco fino in fondo. Spero che il gruppo italiano riesca a mandare un rappresentante in Senato, meglio ancora se fosse donna». Stefania Gander, 53 anni bolzanina, imprenditrice nel settore tipografico, membro del cda dell'Idm, esponente di Italia Viva: è l'unica candidata tra i nove in corsa per il Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, il solo contendibile alla Svp. Il terzo polo, ovvero Italia Viva e Azione di Calenda, punta su di lei.

Come spiega di essere l'unica donna?
Il motivo è chiaro: è l'unico seggio contendibile alla Svp. Quindi c'è interesse da parte dei candidati maschi. Nel collegio di Merano, dove i giochi sono già fatti ed è scontata la conferma della senatrice Svp Julia Unterberger, c'è la situazione esattamente opposta: otto candidate e un solo candidato.

Non sarà facile per il gruppo italiano conquistare il seggio senatoriale Bolzano-Bassa Atesina, visto che la Svp corre con un proprio candidato, Manfred Mayr, sindaco di Cortina.
La Svp potrebbe fare cappotto, ovvero vincere 6 a 0. Nella partite di calcio quando succede, per non urtare l'avversario, l'incontro viene sospeso. Ciò significa che qui qualche problema c'è. La Svp ha messo un'Opa ostile anche sul seggio Bolzano-Bassa Atesina, scelta legittima ma pericolosa visto che gli italiani dell'Alto Adige potrebbero decidere di farsi rappresentante da qualche eletto in Veneto che magari non è proprio un autonomista.

Che clima si respira in giro?
C'è tanta rabbia. Molti mi dicono che non andranno a votare. Purtroppo, lo slogan usato in questi anni da qualcuno "uno vale uno", ha fatto disastri, livellando tutto verso il basso. C'è da lavorare per riconquistare la fiducia dei cittadini che, in generale, hanno una pessima idea di chi fa politica. Si aggiunga che molti non capiscono, perché si sia fatto cadere un fuoriclasse come Mario Draghi.

Voi del terzo polo a chi vi sentite più vicini: centrodestra o centrosinistra?
A nessuno. Puntiamo a superare il 10%. E a diventare l'ago della bilancia. Meglio l'ago della bussola, questo Paese ne ha più che mai bisogno.

Chi vince tra i due principali poli?
Il centrosinistra dà già per scontata la sconfitta; se il centrodestra avrà la maggioranza, governerà da solo e durerà il tempo di un gatto in autostrada. Se invece non ha la maggioranza, allora ci si siederà attorno ad un tavolo.

Il vostro obiettivo è rimettere alla guida del nuovo governo Draghi.
È il migliore, basti vedere cosa ha fatto in quest'anno e mezzo di governo.

Caro-bollette cosa si può fare?
Bisogna agire su più fronti: dal decreto aiuti per tamponare l'emergenza al tetto del prezzo del gas; dalla separazione del prezzo del gas da quello dell'energia elettrica al rigassificatore di Piombino. Poi ci sono le energie rinnovabili, ma non basta.

E quindi?
Bisogna puntare sull'energia nucleare.

Tema delicatissimo.
Non si può bloccare tutto, perché nel 1986 c'è stato il disastro di Chernobyl. Sarebbe come se non si fossero più costruite centrali idroelettriche, perché è crollata dal diga del Vajont.