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Gadda e Paita: "Passo fondamentale la nuova legge quadro per la floricoltura"

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La notizia su "il Secolo XIX", 7 novembre 2020.

«Una legge quadro che dà dignità al settore e riconosce la possibilità di avere un ufficio dei fiori specializzato a Roma, in grado di percepire le richieste in arrivo da un comparto che per produzione lorda vendibile è quasi pari al vino ma non aveva un ufficio proprio». Lo dichiara Mariangela Cattaneo, vicepresidente di Cia Confagricoltori di Imperia e responsabile comparto fiori per l'associazione, alla quale fa eco il presidente provinciale e ligure di Coldiretti Gianluca Boeri: «Un grande successo per il nostro settore, fino ad oggi non era mai esistito al ministero un organo che si occupasse di florovivaismo, che una realtà molto complessa. Ringraziamo l'onorevole Maria Chiara Gadda, portavoce di questo decreto (relatrice della proposta di legge appena approvata alla Camera, ndr) che è venuta sul territorio di recente. La condivisione è stata comunque ampia anche con altre forze politiche. Speriamo che sia la prima pietra per portare avanti tutte le istanze. Il nostro è un settore tra i più danneggiati, messo a grave rischio da questa situazione di incertezza e dal lockdown già lo scorso marzo. Auspichiamo che l'ufficio fiori — dice sempre Boeri — in seno al ministero possa essere attivato al più presto per fronteggiare l'emergenza tuttora in corso».

La proposta presentata dalla parlamentare di Italia Viva è rilanciata anche dall'onorevole ligure Raffaella Paita, dello stesso partito «Il fatto - spiega Paita - che siano state fissate delle regole certe garantisce finalmente possibilità di programmazione in un tipo di attività che trova il suo presupposto economico nella continuità degli investimenti. Da questo punto di vista, in sede di legge di Bilancio, insieme alla relatrice della legge Maria Chiara Gadda, lavoreremo per estendere e rendere strutturale il bonus verde, anche contando sul fatto che la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova si è già espressa in senso favorevole».

Positivo anche il commento del direttore del distretto florovivaistico della Liguria Alessandro Lanteri. «Una legge che rafforza e riconosce il ruolo del nostro comparto — dice — che presto avrà un suo ufficio a Roma. In questo modo si rendono strutturali alcuni meccanismi e compiti che prima non lo erano. Bisogna anche considerare che il nostro è un settore molto orientato all'export e che le questioni possono nascere spesso e volentieri su scala internazionale, ma avere un ufficio di riferimento a Roma è un importante passo che individua il florovivaismo come settore a tutto tondo, diverso ad esempio da quello caseario o vitivinicolo, che hanno numeri simili ma che finora avevano ricevuto un'attenzione e un riconoscimento maggiore».