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Fortis: "Produzione industriale, ripresa boom"

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L'intervento su "la Nazione", 10 luglio 2022.

"A maggio la produzione industriale italiana è diminuita dell'1,1% rispetto ad aprile, ma, paradossalmente, si tratta di un'ottima notizia": perché?": è il quesito cui risponde, dalle colonne de "la Nazione", il professor Marco Fortis.

Infatti, spiega Fortis, "al di là delle oscillazioni mensili, i volumi produttivi del made in Italy restano ai massimi, vicini ai record pre-pandemia". Inoltre, prosegue il professore, "nel trimestre marzo-maggio 2022 l'indice della nostra produzione industriale, secondo l'Istat, è cresciuto del 2,3% rispetto ai tre mesi precedenti". Non solo, sottolinea Fortis, "se anche immaginassimo, per ipotesi, che a giugno, a causa del deterioramento dello scenario europeo e mondiale, la nostra industria perdesse un altro 1%, il secondo trimestre di quest'anno farebbe comunque registrare un aumento dell'1,7% della produzione industriale italiana rispetto al primo trimestre.

"A questo punto - spiega Fortis - si capisce perché il Mef si sia mostrato così ottimista nelle ultime settimane circa un possibile aumento sostenuto del Pil italiano nel secondo trimestre 2022, anche dell'ordine dello 0,5% o più rispetto al primo trimestre. Un risultato che permetterebbe all'Italia di mettere in cascina una crescita acquisita della propria economia di oltre il 3% nel 2022 già dopo solo sei mesi dell'anno".

La prospettiva, dunque, è che il nostro Paese, prosegue Fortis, possa "mettere a segno un secondo trimestre molto buono e quasi unico rispetto agli altri maggiori Paesi dell'Eurozona".

Insomma, spiega il professore, "la produzione industriale italiana appare come un caso di successo nell'Eurozona".

Mentre Francia, Spagna e Germania arrancano, Fortis ci dice che nell'ultimo trimestre "gli incrementi maggiori delle produzioni made in Italy sono stati messi a segno dai beni di consumo durevoli (+6,4%) e non durevoli (+4,7%). Ma anche la produzione di beni strumentali è aumentata (+1,9%)".

I settori maggiormente in crescita, aggiunge Fortis, sono "tessile-abbigliamento-pelli-calzature (+8,3%), delle macchine e apparecchi non elettrici (+3,4%), degli apparecchi elettrici (+4,3%), dell'elettronica (+5,5%) e dei prodotti farmaceutici (+2,8%)".

"L'Italia - sottolinea Fortis - è diventata molto competitiva negli ultimi anni, grazie soprattutto al Piano industria 4.0, e sta ora raccogliendone i frutti, perfino in un anno difficile come il 2022. Abbiamo stupito tutti per robustezza della nostra crescita nel 2021". E la previsione di Fortis è che "faremo lo stesso anche quest'anno, a dispetto di tutte le Cassandre", perché "non siamo più l'Italia lumaca di un tempo: la lumaca sembra ora essere diventata la Germania".

Tuttavia, "l'Italia deve conservare i progressi acquisiti. Gli obiettivi prioritari devono essere quelli di salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie dall'inflazione, di proseguire con le riforme e di dare efficace attuazione al Pnrr", conclude il professore.