economia

Fortis: "L'eredità Draghi, una crescita da primato"

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L'intervento su "il Sole 24 Ore", 4 agosto 2022.

"La quasi totalità degli analisti e degli osservatori internazionali, nonché la maggioranza degli stessi italiani, devono ancora metabolizzare due fatti: 1) come sia possibile che nel secondo  trimestre 2022 la crescita congiunturale del Pil italiano sia stata così forte, +1% rispetto al precedente trimestre; 2) come sia stato possibile che il governo Draghi, artefice di tale brillante risultato, sia stato costretto a dare le dimissioni per il venir meno della fiducia da parte di tre leader di partiti in forte declino del tutto incuranti dell'interesse nazionale", scrive oggi il professor Fortis dalle colonne de "il Sole 24 Ore".

"Lo sconcerto potrebbe essere persino più forte se si guardasse alla crescita complessiva che il Pil italiano ha messo a segno in termini reali durante l'intero governo Draghi: +7,6% rispetto al quarto trimestre 2020", prosegue Fortis.

"Si tratta - spiega Fortis - del più ampio incremento registrato tra i grandi Paesi per i quali sono disponibili i dati del Pil del secondo trimestre 2022".

"La novità - sottolinea Fortis - è che non accadeva da decenni che l'Italia fosse in testa alla classifica della crescita economica su un così lungo arco temporale".

Insomma, uno straordinario risultato negli ultimi sei trimestri in cui Draghi ha governato "frutto di una notevole sequenza di incrementi trimestrali successivi del Pil dal 1° trimestre 2021 al 2° trimestre 2022", che si deve in gran parte alla manifattura, "rafforzata dal Piano Industria 4.0 in vigore negli ultimi anni, grande protagonista della ripresa economica italiana dello scorso anno (+6,6%)". A essa si sono affiancate nel 2022 il boom delle costruzioni e la ripresa del turismo.

Insomma, "gli effetti delle precedenti riforme, in particolare quelle del governo Renzi, si sono uniti alla grande capacità di guida della nostra economia da parte del governo Draghi durante il Covid19, con una campagna vaccinale di successo, la conseguente ripresa della socialità, l'avvio degli impegni per l'esecuzione del Pnrr e la pronta risposta alla minaccia dell'inflazione", conclude Fortis, aggiungendo che "Dopo il primo semestre dell'anno la crescita economica acquisita dall'Italia nel 2022 è pari al 3,4 per cento. Il nostro Paese è davanti alle altre grandi economie mondiali per le quali è ora possibile calcolare questo dato. Il Canada è a +3,3%, la Francia e la Corea del Sud sono a +2,5%, la Germania a +1,6%, gli Stati Uniti a +1,4 per cento".