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Fondi del PNRR e incubo clan, Buonajuto: "Guardia alta"

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L'intervento su "Metropolis", 9 febbraio 2022.

Rappresentano un'occasione d'oro per rilanciare le martoriate terre del Sud. Ma - al tempo stesso - possano diventare un tesoro «appetibile» per la camorra. Un allarme lanciato da Giovanni Melillo - procuratore capo a Napoli - e immediatamente raccolto e rilancialo dal sindaco Ciro Buonajuto, vice presidente nazionale dell'Ancì con delega alla legalità.

"Sui fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza non possiamo abbassare la guardia", ammonisce il leader locale di Italia Viva. "La criminalità organizzata è pronta a mettere le mani sui fondi del PNRR. Tocca alle istituzioni collaborare per mettere in campo azioni efficaci per evitare che ciò avvenga. A Napoli e nel Mezzogiorno rischiamo seriamente di rivivere lo scenario post-terremoto".

Un vero e proprio incubo per chi è storicamente in prima linea per combattere la criminalità organizzata in un territorio già costretto a pagare a caro prezzo la falda tra clan. "L'allarme lanciato dal vertice, della Procura di Napoli ci deve indurre ad aprire una seria riflessione. ma prima di tutto ad agire - precisa Buonaiuto - in quanto il procuratore Melillo traccia quadro preoccupante che potrebbe avere effetti devastanti e anziché ridurre il divario infrastrutturale e di servizi, fra i Mezzogiorno d'Italia e il resto dell'Europa, rischia di farci perdere l'ultima occasione che abbiamo".

"La Campania ha già vissuto una stagione per certi versi analoga nel periodo del post terremoto e sappiamo tutti come è ondata - conclude Ciro Buonajuto - una ricorsa affannosa al malaffare e con la criminalità organizzata che ha fatto man bassa di tutto e tutti. Non possiamo ripetere analoghi errori perché non ti possiamo permettere di perdere questa occasione storica".