La notizia pubblicata da "il Dubbio", 5 aprile 2022.
La magistratura di sorveglianza non proroga le licenze per i detenuti semiliberi del carcere di Foggia, costringendo così i detenuti a rientrare in carcere a partire dalla sera del 31 marzo. A seguito della segnalazione di questa problematica da parte dell'attivista peri diritti umani Monica Bizaj, il deputato Roberto Giachetti di Italia Viva ha presentato una interrogazione parlamentare rivolta alla ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Ricordiamo che il decreto milleproroghe 2022 ha prorogato al 31 dicembre 2022 il termine per la concessione delle licenze premio straordinarie ai semiliberi, quale misura di contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19. Nell'interrogazione parlamentare del deputato Giachetti, si fa presente che l'attivista Monica Bizaj, nella mail indirizzata a Rita Bernardini del Partito Radicale, segnala che alla data del 30 marzo 2022, la magistratura di sorveglianza di Foggia non aveva ancora provveduto a concedere le licenze costringendo così i detenuti a rientrare in carcere a partire dalla sera del 31 marzo. Non solo. Viene evidenziato che già nell'occasione di precedenti proroghe, la magistratura di sorveglianza di Foggia è stata restia ad applicare la misura prevista dal legislatore per contenere la diffusione del Covid-19 nelle carceri. In particolare, il 28 maggio 2021, la sorveglianza di Foggia rigettava in blocco tutte le licenze straordinarie dei semiliberi proprio mentre era in corso un grave focolaio all`interno dell'istituto, come riportato dal sito Foggia Today il 3 giugno 2021 con 37 detenuti e 1 agente infettati.
Il deputato Giachetti, sempre nell'interrogazione, sottolinea che il carcere di Foggia è uno degli istituti più sovraffollati d'Italia con 562 detenuti in 345 posti regolamentari disponibili e la diffusione della pandemia da coronavirus può mettere gravemente a repentaglio la salute e la stessa vita sia dei detenuti che del personale. Inoltre, segnala che il Garante Nazionale dei detenuti, Mauro Palma, così ha commentato il 23 febbraio 2022 la proroga delle licenze straordinarie per i semiliberi: «I detenuti in semilibertà non dovranno tornare a dormire in carcere. Ieri la Camera ha approvato la proroga al 31 dicembre di una norma disposta durante la pandemia che permetteva loro di dormire presso il proprio domicilio. Potrà così proseguire il loro reinserimento nella società».
Il deputato di Italia Viva chiede alla ministra «se sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per ridurre i rischi della diffusione del COVID-19 da parte dei semiliberi di Foggia costretti a rientrare in carcere la sera; quanti siano ad oggi i semiliberi in Italia, quanti di loro abbiano usufruito delle previste licenze straordinarie, se si siano verificati episodi di inottemperanza alle prescrizioni della magistratura di sorveglianza da parte dei detenuti semiliberi che hanno beneficiato delle suddette licenze; se quanto avviene a Foggia, con la mancata proroga in blocco di tutte le licenze straordinarie per i semiliberi, si sia verificato, anche rispetto ad altri istituti penitenziari». Nel frattempo il Dap aggiorna i dati del sovraffollamento al 31 marzo. Risultano 54.609 detenuti per una capienza di 50.853 posti disponibili. Ricordiamo che però non vengono sottratti i posti inagibili. Il sovraffollamento rimane uno delle piaghe del nostro sistema penitenziario.