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Ferri: "Il ministro sbaglia: l`aula è imprevedibile, non incolpi i giudici"

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Intervista al deputato Cosimo Ferri su Il Corriere della sera del 26 gnnaio 2020

Da sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri - magistrato eletto nelle liste Pd, ora in Italia viva - ha avuto scontri anche duri con l`Anm. Ma contro la riforma firmata dal Guardasigilli Alfonso Bonafede sembra ritrovare l`antica sintonia. Onorevole Ferri è così?

"Beh, su questo l`Anm ha ragione. Dare la responsabilità ai magistrati significa non conoscere i meccanismi delle aule di giustizia. Quella di Bonafede non è una riforma è un autogol".

In che senso?

"Lede l`indipendenza della magistratura, scarica sui magistrati le inefficiente del sistema e porta discontinuità alle politiche in favore della giustizia che sono state fatte finora. Per di più mette l`Anm in un angolo".

In un angolo?

"Certo. Prima, con la riforma della prescrizione, Bonafede si è portato dietro i magistrati. E adesso li ripaga con una riforma del processo penale che li penalizza addirittura sanzionandoli se non rispettano tempi che non possono dipendere da loro".

Perché non possono?

"Se un testimone non si presenta? Se un giudice viene trasferito? Se le notifiche vengono sbagliate?".

Del processo telematico si prevede un potenziamento.

"E l`unica parte della riforma che condivido. Avevamo già cominciato a discuterne quando lavoravano sulla riforma Orlando anche allungando i tempi di prescrizione, ma senza dimenticare la funzione rieducativa del carcere. Non capisco il Pd come possa accettarlo. Eravamo tutti d`accordo. Mi ricordo gli interventi di Orlando, alcuni anche dell`attuale vicepresidente Csm, Davide Ermini. E ora invece il Pd segue Bonafede che lo sta portando in un vicolo cieco".

La prospettiva del governo é ridurre a 5-6 anni il processo. E se non ce la fai?

"Questo risultato sarebbe possibile in un mondo dei sogni dove ci fossero più magistrati, risorse, cancellieri, strumenti. E invece di dare quello, che dai? Le sanzioni".