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Ferri: "Burocrazia da limitare per concedere credito"

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Il comento del parlamentare Iv, Cosimo Maria Ferri, pubblicato da "il Tirreno", 27 aprile 2020.

«L'appello del presidente dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Massa Carrara Emanuele Giorgi deve fare riflettere e non può essere sottovalutato». A raccogliere il grido d'allarme è il deputato di Italia Viva Cosimo Ferri.

«Certamente il decreto può essere migliorato, in sede di conversione, e proveremo a farlo. Inoltre, le istanze che non saranno accolte verranno riproposte nel decreto di Aprile, su cui il Governo sta già lavorando. Le imprese, gli artigiani, le famiglie hanno bisogno di liquidità per ripartire, di sospendere i pagamenti delle bollette, dei canoni di locazione e delle tasse almeno fino a fine anno. Preoccupa anche l'allarme lanciato dal direttore generale dell'agenzia della riscossione che ha segnalato come dal primo maggio saranno notificati tantissimi avvisi di accertamento che verosimilmente con difficoltà saranno pagati in un momento di piena crisi per le imprese», sostiene Ferri.

Che aggiunge: «il meccanismo del decreto liquidità non solo prevede l'erogazione di prestiti e non di denaro a fondo perduto, ma comporta la restituzione con un tasso di interesse. A ciò si aggiunge, come dimostra la cronaca recente, che vi sono molte difficoltà per accedervi perché gli istituti bancari non chiedono documenti e interpretano la norma con rigidità. Sono tante le segnalazioni di artigiani, imprenditori che stanno affrontando troppa burocrazia e vedono poche risposte concrete. In pochi ad oggi sono riusciti a beneficiare di questo prestito e il provvedimento non sta portando i risultati sperati».

«Proprio sulla base di queste prime rilevazioni ho presentato un'interrogazione al Ministro Gualtieri portando alla sua attenzione l'eccesso di burocrazia e le difficoltà riscontrate nell'erogazione dei prestiti. All'interno del Decreto è prevista la possibilità di concedere, in favore delle imprese, una garanzia. da parte dello Stato al 100% per i prestiti di importo non superiore al 25% del fatturato 2019 fino a un massimo di 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito creditizio. Allo stato attuale delle cose non risulta però così semplice ottenere questo finanziamento», conclude Ferri.