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Ferri: "A Carrara il mio voto per il candidato civico"

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Estratto dell'intervista di Concetto Vecchio, "la Repubblica", 21 giugno 2022.

Cosimo Ferri, ex magistrato, ex sottosegretario, eletto in Parlamento col Pd, lei a Carrara si è apparentato con la Lega.
«Quelli del Pd non mi hanno voluto. Mi avevano offerto soltanto un piano B».

Ma lei è di Italia Viva, come fa a sostenere la destra al ballottaggio?
«Simone Caffaz è un civico, non è un vero leghista».

Quanto ha preso al primo turno?
«Il 15 per cento. Un risultato eclatante, raggiunto in un solo mese. Sembrava che avessi vinto io». Lei è arrivato terzo. «I sondaggi mi davano al tre per cento, ma si sono rivelati fasulli e questa cosa mi ha penalizzato».

Adesso è colpa dei sondaggi?
«Io ho speso poco, dai 5 ai 9mila euro, giravo con un piccolo camioncino, mi sono fatto vedere in tutti i bar. E ho riportato Carrara al centro della politica».

Non esagera adesso?
«Sono venuti Letta, Conte, Meloni, Salvini, solo Calenda non si è fatto vedere».

Quanti abitanti ha Carrara?
«Sessantamila, ma a votare è andata la metà».

E lei vi ha fatto il magistrato.
«Fino al 2013, anche con la legge Cartabia io sarei a posto».

Non è comunque inopportuno?
«Abito a Pontremoli».

Perché si è candidato?
«Cercavo un profilo civico, mi sarebbe piaciuto sostenere un liberai democratico».

E invece l'ha fatto lei.

«Nessuno se l'è sentita!»

Da un progetto liberai democratico alla Lega dov'è la coerenza?
«Lo faccio per Carrara, non voglio disperdere questi miei voti, voglio fare le cose. Ci metto la faccia!»

 

Chi desidera può leggere l'intervista completa su la Repubblica