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Ferrara, Marattin: "Come mai non parte il processo di decadenza per il vicesindaco?"

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L'intervento pubblicato da "il Resto del Carlino", 2 febbraio 2022.

Anche il deputato di Italia Viva Luigi Marattin mal digerisce il fatto che il vicesindaco Nicola Lodi risieda ancora nella casa popolare. Tanto che, ai social, affida una delle sue affilate critiche. «A Ferrara - si legge nel post - c'è un vicesindaco leghista, si chiama Nicola Lodi. Per due anni e mezzo ha goduto di uno stipendio mensile di 4.800 euro, che dal 1 gennaio è passato a circa 7.000 euro, e tra poco passerà a 8.600 euro. Ciononostante, non vuole saperne di lasciare l'alloggio popolare che occupa».

«Lo fa ancora legittimamente - riconosce Marattin - anche se non mi è chiarissimo come mai, dopo due anni e mezzo di ottimo stipendio, l'azienda comunale non metta in moto il processo di decadenza dai requisiti richiesti. In ogni caso c'è un piano di legittimità, e uno di opportunità: mantenendo quell'alloggio, Naomo toglie il posto a qualcuno che indubbiamente ne ha più bisogno».

«Alle elezioni comunali del maggio 2019 - ricorda Marattin - fece il record di preferenze nella storia di Ferrara. Dicendo di voler rappresentare la gente».

Anche il gruppo ferrarese di Italia Viva si muove nel solco marattiniano. «Una giunta che ha fatto delle case popolari uno dei vessilli ideologici del proprio recente operato e che accetta senza il minimo tentennamento che il vicesindaco Lodi, rimanga ancora nell'alloggio a lui assegnato, perde ogni credibilità politica - tuona la coordinatrice provinciale Licia Barbieri -. Lo stipendio percepito dal vicesindaco risultava, già nel 2019, ampiamente sufficiente per l'abbandono dell'abitazione destinata a chi ne avrebbe effettivamente bisogno. Figuriamoci ora che si veleggia col vento in poppa verso il secondo aumento».

«Non vogliamo soffermarci su quanto possa guadagnare una personalità politica in carica, cifra che va sempre proporzionata all'impegno e alle responsabilità - puntualizza Barbieri - ma piuttosto sul merito e sull'opportunità. Ecco, nel caso di Naomo l'equazione salta. Chiediamo al sindaco Alan Fabbri di discostarsi in maniera semplice e chiara dalle azioni del suo vicesindaco e mantenere fede alla sua posizione tanto sbandierata al fianco dei cittadini in stato di fragilità sociale».