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Ferrandino: Ora fate un passo indietro, il terzo polo non può finire

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L'intervista a Giosi Ferrandino per "L'identità" di Edoardo Sirignano

"Alta l'attesa in Forza Italia per quello che riusciremo a fare. Anche nel Pd vedo tanti colleghi in difficoltà. Il partito di Schlein non prevede spazi per liberali e riformisti. Ecco perchè Renzi e Calenda devono mettere da parte il proprio ego e avere come unica priorità 1l nuovo soggetto poltico". 

A dirlo è Giosi Ferrandino, eletto tra le file del Pd e oggi europarlamentare di Renew Europe.

 

Tatticismi, i renziani accusano i calendiani e viceversa. Chi ha ragione?

Non voglio entrare nelle polemiche, ma a Calenda e a Renzi dico che l'obiettivo di mettere in pista il partito unico dei liberali, dei riformisti e dei popolari è troppo più impor-tante. Ci sono milioni di persone insoddisfatte di un'offerta elettorale, composta da una destra sovranista e da una sinistra radicale. E lospazio naturale per noi.

La leadership di Carlo Calenda è realmente indiscussa o dopo il tweet su Berlusconi qualcosa è cambiato?

Sulla leadership, credo che nessuno l'abbia mai messa in discussione. Quanto a Forza Italia, credo che in quel partito l'attesa per quello che riusciremo a fare, sia alta.

 

Come trovare il giusto equilibrio tra le due mozioni che comporranno il futuro partito?

Intanto dobbiamo valorizzare una ricchezza: Renzi e Calenda sono due leader naturali. Io sono convinto che possano convivere e diventare una calamita per gli elettori delusi, in pratica il nostro valore aggiunto. 

 

La fusione è ancora possibile, considerando quanto sta accadendo negli ultimi giorni e quali sono i tempi?

Per me i tempi decisi congiuntamente da Azione ed Italia Viva sono giusti, diciamo che auspicherei il nuovo partito operativo per l'autunno. Ripeto il nostro primo grande obiettivo è avere liste competitive per le europee, sotto l'egida di Renew Europe.

 

Il nuovo movimento è l'unica strada per evitare un nuovo caso Friuli?

Il Friuli Venezia Giulia, piuttosto, deve essere un monito. È un ulteriore segnale che ci arriva dagli elettori, che ci chiedono uno scatto di reni e di andare oltre con il coraggio

 

I malanni di Berlusconi, che lotta come un leone, aprono nuovi spazi politici. Сіò può essere un'opportunità per il Terzo Polo?

Certamente, e a prescindere dallo stato di salute di Berlusconi che è un leone e al quale auguro una pronta guarigione. Se ci presentiamo con le polemiche degli ultimi giorni, però, non saremo attrattivi per nessuno.

 

Esiste, oggi, un imprenditore che ha la possibilità di fare quanto è riuscito al Cav negli anni di Tangentopoli? Si vocifera la discesa in campo di Urbano Cairo. È una strada percorribile?

Parere personale: io credo che il 1994 sia irripetibile. Berlusconi in quella stagione dimostrò un intuito fuori dal comune, difficilmente ereditabile.

 

Maurizio Lupi sulle colonne di "Repubblica" sostiene che ci sia bisogno di un volto nuovo per guidare il campo moderato. È d'accordo?

Per quanto riguarda il Terzo Polo, come eurodeputato incontro ogni giorno nostri amministratori e consiglieri comunali validissimi e pieni di entusiasmo. Azione ed Italia Viva sono pieni di volti nuovi da valorizzare. Il partito unico serve anche a quello.

 

Briatore, invece, intervistato da "Libero" dice che Berlusconi non ha eredi. Il riferimento è soprattutto alla figlia Marina. Si ritrova con le posizioni del patron del Crazy Pizza?

 

Come le ho detto prima, si, la penso come Flavio Briatore, non vedo eredi intorno a Silvio Berlusconi, che comunque, non dimentichiamolo, è ancora in campo.

 

I malcontenti dei cattolici del Partito Democratico, intanto, aprono nuovi spazi anche nel centrosinistra. Marcucci è l'unico ad avere i mal di pancia?

 

Vale lo stesso discorso di Forza Italia. Anche nel Pd vedo tanti ex colleghi in difficoltà, e francamente mi chiedo come facciano a sopportare. Altro motivo per spingere Renzi e Calenda a lavorare in concordia per il nuovo partito da varare in autunno.