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Faraone "Schifani è già il passato ma l'opposizione non è credibile".

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Intervista di Davide Faraone per "La Repubblica Palermo" del 12-06-2025

di Accursio Sabella

La sanità è un'emergenza e domani avanzeremo le nostre proposte. Non saremo in piazza con Pd e M5S, ma vogliamo costruire l'alternativa anche con loro. Devono però essere più credibili. Il capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, Davide Faraone, lancia uno sguardo alle emergenze dell'Isola, ma anche a quello che verrà: «Schifani? È già il passato», dice.

Secondo lei non sarà il prossimo candidato presidente?

«Certo che no. Schifani verrà spremuto fino a sei mesi dalla fine della legislatura. Sentiremo tutti quanti, nella maggioranza, dire che è il migliore e che sarà certamente candidato, anche se è già agli ultimi posti delle classifiche dei governatori. Poi candideranno qualcun altro».

Chi potrebbe essere?

«Il presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, ad esempio».

In passato avete attaccato il governo regionale su diversi temi. Domani tornate alla carica sulla sanità. È la vera emergenza, oggi?

«Il governo nazionale e quello regionale, purtroppo, si muovono come se non fosse un'emergenza. Basti vedere quello che è accaduto all'Asp di Trapani o sulle liste d'attesa. Anche la Fondazione Gimbe ha bacchettato il governo Meloni per la mancanza dei decreti attuativi. In Sicilia, invece, sul tema delle liste, Schifani aveva detto che avrebbe cacciato i manager in ritardo. E invece, non solo sono tutti al loro posto, ma non riesce nemmeno a nominare i direttori generali delle Asp ancora senza vertice, come quella di Palermo e di Trapani, appunto. Tutto questo per le solite logiche di lottizzazione della politica. Domani porteremo numeri, fatti e anche proposte».

Lo farete due giorni prima della manifestazione annunciata dal Movimento cinque stelle, alla presenza dell'ex premier Giuseppe Conte e insieme a esponenti del Pd. Vol non ci sarete?

«No, perché crediamo che non si possa andare in piazza il giorno e la sera all'Ars dal governo col cappello in mano. Stiamo registrando, da parte della cosiddetta opposizione, troppi atteggiamenti di totale complicità. Fino agli ultimi giorni, quando hanno fatto passare una manovrina del governo Schifani senza nemmeno chiedere mai il voto segreto, in cambio di qualche milioncino per il proprio collegio».

Insomma, non la convince questo modo di fare opposizione.

«Questa è un'opposizione finta. Poco credibile. E purtroppo, anche stavolta, sta solo preparandosi alla sconfitta, ad arrivare secondi. Noi invece vogliamo costruire un'alternativa a questo pessimo governo che non riesce a investire le risorse del Pnrr, fermo su infrastrutture e siccità».

E con chi la volete costruire questa alternativa, se il suo giudizio su Pd e M5S è questo?

«Noi vorremmo farlo con loro, certamente. Ma ci aspettiamo uno sforzo per essere più credibili. Se loro pensano, davanti ai microfoni, che questo governo sia così disastroso, perché in Aula continuano a far passare ogni cosa, nonostante spesso al centrodestra manchino i numeri? Poi, oltre a loro, dobbiamo provare ad allargare a forze moderate che oggi non si rivedono in questa sinistra».

Ad aprire a temi più vicini alle sensibilità del centrosinistra, ad esempio, è il nuovo movimento di Lombardo, Lagalla e Micciché. Volete dialogare anche con loro?

«L'ultima volta che in Sicilia ha governato il centrosinistra, lo ha fatto perché siamo riusciti a spaccare il centrodestra. Bisogna lavorare per realizzare un ponte con chi si considera un riformista e si trova a disagio con la destra. È il lavoro che vogliamo fare noi. Perché no, anche con Lombardo».