parlamento Riforme

Faraone: "Il presidenzialismo non è di destra"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato dal quotidiano "la Repubblica", 13 aprile 2022.

In un momento di stallo nel dibattito su riforme e legge elettorale, Matteo Renzi riparte dal presidenzialismo. Lo fa con un'iniziativa che mette insieme alcuni esponenti di Italia Viva (dallo stesso leader ai capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone) e diversi giuristi italiani e stranieri, fra cui Sabino Cassese, Ernesto Galli della Loggia e Luciano Violante.

Il punto di partenza, per l'ex premier e i suoi, è il modello "sindaco d'Italia", una legge per l'elezione diretta del Capo del governo sul modello di quello in vigore per le elezioni amministrative, Ma il campo del dibattito - che si svolgerà dalle 15 alla sala Zuccaro del Senato - è vasto. Non a caso il convegno ha un interrogativo nel titolo: "Democrazia in crisi: il presidenzialismo la salverà?".

"Noi vorremmo che chi governa avesse un mandato forte dei cittadini e di conseguenza un potere chiaro. Ma questa riforma - dice il capogruppo di Iv al Senato, Davide Faraone - deve essere accompagnata da altre: bisogna superare il bicameralismo perfetto ma allo stesso tempo occorre che il Parlamento recuperi un ruolo che oggi sembra svilito".

Secondo Faraone "c'è un assioma da superare: quello per cui il presidenzialismo è di destra. Non è così e sbaglia chi associa a questo sistema l'idea di autoritarismo. Vorremmo discuterne nel merito. Dare un contributo perché si giunga a una riforma che abbia i giusti pesi e contrappesi istituzionali".

Per questo motivo, spiega il presidente dei senatori di Italia Viva, il suo partito si è astenuto quando un mese fa, in commissione Affari costituzionali alla Camera, è andato ai voti il disegno di legge di FdI sul presidenzialismo. Il testo è stato poi bocciato per effetto del no di Pd e M5S, ma anche a causa delle assenze di alcuni esponenti del centrodestra. "Non abbiamo votato quel testo - dice Faraone - perché ci è sembrato strumentale e propagandistico, non collegato a una riforma complessiva del sistema".