parlamento inhomepage

Faraone: Nessuna traccia delle riforme annunciate da Nordio

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Davide Faraone su "Il Dubbio"

Bene, bravo, bis. Il ministro Guido Crosetto si è concesso nuovamente all`aula di Montecitorio con una chiara ricognizione sul dramma della giustizia nel nostro Paese. Una ricognizione, sia detto chiaramente che noi di Italia Viva condividiamo in pieno, come ha ricordato il nostro Roberto Giachetti. I problemi iniziano a sorgere quando ci rendiamo conto di non essere ad un convegno di giuristi, ma in Parlamento, e le parole di Crosetto sono quelle di un ministro, di un esponente di rango della maggioranza che governa l`Italia, di uno stretto collaboratore della Presidente Giorgia Meloni.

Ed allora ci si chiede: perché il governo si limita alle interviste e alle informative? Perché le parole del ministro della difesa alimentano un dibattito che si esaurisce in 24 ore? Insomma la domanda resta la stessa: che fine ha fatto il guardasigilli? Il suo roboan- non per importanza, la proposta di legge che punta a perseguire anche all`estero gli italiani coinvolti in casi di maternità surrogata. Questa normativa viene considerata un altro «reato universale» ed è stata fieramente rivendicata dalla Premier Meloni proprio nei giorni scorsi ad Atreju. Ed allora è lecito chiedersi di cosa parli lo stimatissimo ministro Crosetto? E soprattutto cosa stia facendo il governo per mettere mano aduna piaga che attraversa ilnostro Paese da almeno mezzo secolo?

Cito testualmente gli esempi che Roberto Giachetti ha fatto ieri in aula: «L`avviso di garanzia arrivato nel 1994 a Silvio Berlusconi nel corso del G7 di Napoli era stato rivelato al Corriere della Sera 8 ore prima che al diretto interessato. Il governo Prodi fu fatto saltare attraverso un`indagine contro la moglie dell`allora ministro della Giustizia Clemente Mastella, poi terminata con un`assoluzione. Altro esempio sono le indagini delle procure di Firenze, Genova, Potenza, Arezzo suMatteo Renzi o persone a lui vicine, tutte archiviate o concluse con un proscioglimento». Poi ci sono le barbarie dell`intercettazioni usate impropriamente e diffuse dai media per creare il clima giusto per le condanne popolari, la piaga della carcerazione preventiva, di cui ormai parliamo solo noi di Italia Viva ed il Partito Radicale, grazie anche al meritorio impegno di RitaBernardini, Irene Testa, lo stesso Giachetti. Basta davvero con le parole, aspettiamo che le parole diventino fatti, e i disegni di legge siano finalmente approvati.

Ad una presidente del Consiglio che sembra rivolgersi esclusivamente alle influencer, chiediamo di dare seguito alle parole del suo ministro della Difesa, ed almeno in questo caso, svestire i panni di esponente dell`opposizione e vestire quelli da premier.