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Faraone: "Migliorare il Ddl Zan e portarlo subito a casa"

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Estratto dell'intervista di Antonella Mariani, "Avvenire", 22 aprile 2021.

Sono bastate poche parole, pronunciate ieri mattina in Aula dal presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone, perché il dibattito sul ddl Zan contro l'omofobia e la transfobia si infuocasse di nuovo. «Il ddl Zan può essere trattato, trovando condivisione tra le forze, con le proposte di modifica che anche noi vogliamo avanzare», ha scandito nel suo intervento il capogruppo renziano, che ha citato le interviste, pubblicate tra le altre nei giorni scorsi su queste pagine, all'attivista dei diritti LGBT* Paola Concia e alla senatrice del Pd Valeria Valente.

«Ci sono modifiche proposte da esponenti politici anche del Pd e della società civile che meritano una seria riflessione: possiamo mostrare maturità, votando insieme questo ddl in Aula. Nostro obiettivo è portare a casa la legge sull'omofobia e uscire dallo stallo. Italia Viva chiede da settimane in Commissione Giustizia di sbloccare lo stallo e avviare la discussione del disegno di legge» ha concluso.

Senatore Faraone, si aspettava di essere attaccato così duramente?
Hanno accusato me e Italia Viva di voler affossare la legge, con argomenti e modi aggressivi. No, non me lo aspettavo, anche perché gli attacchi, anche violenti, sono in aperta antitesi con i principi sostenuti dalla legge che gli stessi dicono di voler difendere. Ma poi da chi dovrei prendere lezioni? Da chi ha votato contro le unioni civili? Da chi non ha proferito parola dopo il video di Beppe Grillo?

Agli attacchi come risponde?
Dico che Italia Viva si sta battendo per far incardinare il provvedimento al Senato e trattarlo. I senatori del mio gruppo vogliono esercitare le loro funzioni. Respingo l'idea del "prendere o lasciare", per rilanciare il processo democratico del Parlamento. Invece temo che si stia usando il ddl Zan per giustificare agli occhi del proprio elettorato il sostegno allo stesso governo Draghi. Siccome alcune forze politiche hanno il problema di dimostrare le proprie diversità, che vengono annacquate dal sostegno al governo Draghi, le enfatizzano in un momento in cui invece bisogna cercare l'unità. Nessuna drammatizzazione ci deve essere su un tema importante e delicato come questo e che ci vede da sempre in prima linea: credo debba essere affrontato e risolto in modo rapido da questo Parlamento, trovando una condivisione politica ampia per approvare la miglior legge possibile.

È una critica rivolta alla Lega?
Dico solo che è inaccettabile che si pratichi l'ostruzionismo per impedire la possibilità di discuterne.

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "Avvenire".