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Faraone: "L'identità europeista del Governo va riconfermata"

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Estratto dell'intervista di David Allegranti, "il Foglio", 8 dicembre 2020.

Sulla riforma del Mes non ci sarà un problema di numeri, assicura a "il FoglioDavide Faraone, capogruppo di Iv al Senato.

Se non è sul Mes che si valuta la tenuta della maggioranza perché non avete firmato la risoluzione?
"La tenuta si valuta sull'identità europeista del governo, che va riconfermata. La riforma del Mes non riguarda solo lo strumento in sé che è indispensabile per far fronte alle spese della sanità dirette e indirette che ei troveremo nei mesi prossimi a sostenere con la sfida della distribuzione del vaccino. Mercoledì (oggi, ndr) sono in gioco le relazioni tra stati europei. Il tema della governance tra stati membri e dei nostri rapporti con Bruxelles non possono essere un fatto che la maggioranza che sostiene il Conte 2 può ancora mettere in discussione. Il problema non sarà di ordine numerico, ma politico: se i Cinque stelle si rimangiano di nuovo la svolta europeista e tornano a essere quelli che inseguivano i gilet gialli allora non ci siamo proprio. Detto ciò: la risoluzione di maggioranza non ha avuto la nostra firma perché non siamo abituati a siglare documenti al buio: non lo abbiamo fatto sul Recovery plan e sulla cabina di regia, dossier che sono arrivati nelle mani delle nostre ministre alle due di notte per essere votati in un Cdm che avrebbe dovuto seguire di qualche ora, non lo faremo sul Mes. È evidente che questo nulla c'entra con la nostra posizione: siamo il partito di maggioranza che più convintamente e da subito si è schierato a favore del Mes, ma da qui a siglare una risoluzione che contiene un'approvazione preventiva delle parole future del premier ce ne passa. Diciamo che confidiamo nel testo 2 che arriverà riformulato".

È ipotizzabile, a partire dal voto sul Mes, un'altra maggioranza? Sarebbe ipotizzabile l'allargamento a Forza Italia?
"Intanto spero che sul Mes ci sia almeno la stessa maggioranza in Parlamento che ha eletto Ursula von der Leyen: per questo faccio un appello a Forza Italia: ma è mai possibile che proprio loro, che abitano nella grande famiglia del Ppe, possano votare contro una riforma che vuole rinforzare le basi dei rapporti tra i paesi europeisti in un momento così delicato per il futuro di noi tutti? Prendano le distanze da Salvini e Meloni che l'Europa vogliono farla a pezzi semmai. Farei volentieri uno scambio, dentro Azione, Più Europa, l'Udc, Forza Italia, fuori l'ala Cinque stelle che fa capo a Di Battista". 

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.