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Caso Report, Faraone: “L’azienda acquisisca subito il filmato”

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Intervista di Pietro De Leo, "Libero", 13 febbraio 2022.

Senatore Faraone, dalla vicenda sms al caso dei video ripresi dal Riformista. Ora cosa accadrà nelle prossime settimane in Commissione Vigilanza sul caso Report? 
«La Rai ha deciso di aprire un audit interno a seguito della vicenda dei messaggi contenenti minacce e intimidazioni indirizzati al sottoscritto e ad Andrea Ruggieri, parlamentari considerati "colpevoli" di aver fatto ciò che richiedono le regole ed i principi fondativi della commissione Vigilanza. Qui siamo al paradosso che il vigilato minaccia i vigilanti, insultando così non solo le istituzioni ed il Parlamento nel caso specifico, ma ledendo il prestigio di una delle trasmissioni di inchiesta storiche della Rai. Il video pubblicato dal Riformista aggiunge inquietanti ombre sul "metodo Report" che appare come una centrale di dossieraggio per screditare ad arte questo o quel politico, imprenditori sgraditi o altro, pagata per giunta con i soldi di tutti». 

Per il momento l’audit avviato dall’azienda riguarda il caso degli sms. È prevedibile che questo possa anche comprendere il caso dei filmati? 
«Abbiamo già chiesto di acquisire il video nell’Audit sui messaggi, lo ha annunciato Michele Anzaldi, un atto doveroso per fare tutta la chiarezza necessaria, visto che esiste un contraddittorio tra il conduttore e gli autori del video. Credo sia opportuno portare quel video in Commissione, valutarne il contenuto e verificare le dichiarazioni di Ranucci, già molto preoccupanti come abbiamo visto tutti. Stupisce, ma non troppo, il silenzio generale della politica, come ha ben detto Guido Crosetto: è comprensibile avere timore della "vendetta" di Ranucci, la stessa che è stata giurata a me con quel messaggio "vi risponderemo la mia squadra e io come sappiamo fare"».  

Quanto ai video, Ranucci afferma che quelli in questione sono manipolati e si difende riportando l’archiviazione nei suoi confronti per presunto dossieraggio e dall’accusa di acquistare materiale con fondi neri della Rai. Questo cambia le cose? 
«Dimentica di dire però che in appello la sentenza è stata ribaltata e che il video è stato giudicato non manipolato. Sembra un po’ quel procuratore che non ricorda di essere stato sul luogo della morte di David Rossi, soffrono entrambi di troppe amnesie...» 

È configurabile secondo lei un intervento della Corte dei Conti per danno erariale? 
«Di questo si occuperà la Corte dei Conti se lo riterrà, quello che emerge è che sono stati usati soldi pubblici per confezionare dossieraggi ad personam. Francamente le frasi pronunciate dal vicedirettore di RaiTre sulla questione della fatturazione appaiono imbarazzanti. Meglio che la Rai se ne occupi per prima e faccia tutta la chiarezza possibile». 

Alla luce di quel che sta accadendo, come valuta la recente nomina di Ranucci a Vicedirettore della nuova Direzione Approfondimento? 
«Queste sono scelte dell’ad Fuortes di cui prendo solo atto. Sarebbe stato molto grave invece se a fronte dei recenti avvenimenti non avesse proceduto a convocare un audit interno e bene che lo abbia fatto. Serve una posizione chiara dei vertici Rai e massima chiarezza su quanto accaduto, dai messaggi al video».