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Fabio Madella: "La concretezza del riformismo"

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L'intervento del coordinatore Iv di Mantova, su "la Gazzetta di Mantova" del 1 aprile 2021.

"Il riformismo esige la concretezza dell'azione" queste le parole della nostra ministra Elena Bonetti all'assemblea nazionale di Italia Viva tenutasi i giorni scorsi; recentemente al Senato ha visto la luce il primo passo di una riforma storica e integrata che inerisce la famiglia, una riforma che investe nelle relazioni di comunità, nell'educazione, nella parità di genere, nel protagonismo dei giovani. Il voto finale in Senato attribuisce forza di legge all'assegno unico universale per tutti i bambini, dai neonati fino ai 21 anni di età, architrave della riforma Family Act raccontata per la prima volta proprio dalla ministra Elena Bonetti alla Leopolda del 2019, poi accolta dal precedente governo; con tale strumento si offrono alle famiglie opportunità per ambire, per guardare al futuro con coraggio lasciando alle spalle provvedimenti assistenzialisti privi di prospettive.

Ecco il vero senso del riformismo oggi in Italia, la capacità di tradurre in fatti concreti idee e progetti, in tal senso Italia Viva ha dato prova di poter incarnare il vero volto del riformismo moderno, oggi come in passato, con il proprio leader Matteo Renzi già durante il governo dei mille giorni attuando riforme in tanti ambiti del nostro vivere, dal lavoro, alla pubblica amministrazione, terzo settore, ai diritti (con la legge sulle unioni civili e il "dopo di noi") contro la corruzione e la criminalità organizzata e per l'ambiente (legge sull'economia circolare).

Ancora, venendo ai giorni nostri, tramutare idee in fatti vuol dire aver messo in campo il Piano Shock sulle infrastrutture, con indubbi benefici per il nostro territorio, lo si è visto con il raddoppio ferroviario Mantova-Cremona-Milano, anche questo traguardo epocale concretizzatosi con l'impegno dei nostri rappresentanti istituzionali con in prima linea l'onorevole Matteo Colaninno.

Siccome sarà una "Primavera delle idee" quella che nei prossimi mesi Italia Viva vorrà mettere in campo, con iniziative ed eventi, uno di questi verterà proprio sulle infrastrutture e i collegamenti che sono il principale volano per creare ricchezza e attrarre investimenti, scongiurando che la nostra provincia rimanga ai margini; allora come non pensare a che tra qualche anno sarà in completamento la Galleria di base del Brennero, della lunghezza di 55 km che collegherà Fortezza (Italia) a Innsbruck (Austria), così che potranno essere separati i flussi di traffico merci da quelli passeggeri e, tra questi, i servizi di lunga percorrenza da quelli locali con enormi benefici per i viaggiatori mentre sul fronte merci, la specializzazione delle linee permetterà un aumento del traffico da Nord in ingresso nel nodo di Verona, con un notevole impatto anche per l'interporto Quadrante Europa di Verona - già oggi uno dei principali interporti presenti sullo scenario europeo - e di riflesso per tutta la nostra provincia.

Occorre quindi che il nostro territorio, con una strategia condivisa tra enti e istituzioni, si trovi pronto a sfruttare questa opportunità potenziando l'intermodalità del porto di Valdaro, i collegamenti idroviari e ferroviari con il Veneto fino all'Adriatico, senza trascurare ovviamente i collegamenti stradali, da qui l'importanza che avanzi il progetto della tangenziale sud che metta in collegamento così il Brennero con il Ti.bre autostradale e quindi con il Tirreno.

Sia una Primavera di nome e di fatto quella del piano vaccinale per il nostro territorio che sta patendo da settimane ormai intollerabili disagi e ritardi rispetto ad altre realtà, bene in tal senso l'impegno di Aspef con il presidente Genovesi nel dare attuazione al primo polo vaccinale sperimentale; viene da dire: fosse passata quella famosa riforma del titolo V (clausola di supremazia in primis) forse oggi lo scenario sarebbe stato diverso anche nella nostra Regione. Già, la sanità, è uno dei temi del futuro del nostro Paese e Italia Viva, con anche il nostro contributo territoriale, sta predisponendo una proposta di modifica della Legge regionale 23/2015 che possa migliorare in tanti profili l'intero sistema, dalla medicina territoriale, agevolando l'associazionismo per le cure primarie, ad un ruolo attivo dei Sindaci nella programmazione sociosanitaria.

Quindi una stagione impegnativa aspetta la politica in generale, ad ogni livello, stagione verso la quale occorre guardare con fiducia e coraggio, quello stesso coraggio, di chi, a gennaio, ha contribuito a far cambiare passo al Paese, con un risultato enorme sotto gli occhi di tutti. Abbiamo un presidente del Consiglio come Mario Draghi al quale tutto il mondo riconosce autorevolezza e competenza e una squadra di governo potenziata.