L'intervista ad Ettore Rosato, presidente di Italia Viva e vicepresidente della Camera, su il Mattino di Napoli dell'11/04/2021
Il coordinatore dei renziani: mi auguro che Bassolino partecipi al voto nei gazebo". In vista delle amministrative, Iv rilancia la sfida delle primarie nel centrosinistra e punta su Gennaro Migliore. «È preparato, competente, innamorato della sua città. Gli chiederemo di essere disponibile per scendere in campo», dice Ettore Rosato, coordinatore nazionale del partito, e auspica che partecipi alla corsa anche Antonio Bassolino.
Voi renziani sul candidato sindaco di Napoli come vi muoverete? In solitaria, in coalizione o cosa?
«Il Pd - con il suo responsabile nazionale enti locali Francesco Boccia - ha detto che i candidati per le amministrative si scelgono con le primarie. Per noi non c`è problema. A Napoli tra gli altri abbiamo una personalità politica, preparata, competente, innamorato della sua città come Gennaro Migliore a cui chiederemo di essere disponibile per scendere in campo».
Napoli non ha una tradizione positiva quanto alle primarie Pd: dai cinesi in fila alle monetine non sono sempre riuscite bene non è un azzardo?
«Le ha lanciate il Pd per tutte le città lo hanno appena ribadito anche per Bologna. È una modalità di scelta resa complicata dalla pandemia, ci organizzeremo. E evidente che le primarie definiscono anche il perimetro della coalizione, un perimetro che per noi è quello tracciato dalla maggioranza di Governo alla Regione».
Vale a dire senza il M5S?
«Mi sembra chiaro: è un perimetro vincente e naturale».
Il Pd spinge - tuttavia - per l`alleanza con il M5S specialmente a Napoli come se ne esce?
«Il M5S è la riedizione del governo De Magistris, con tutte le conseguenze che questo comporta. Non fa per noi».
E se alle primarie si presentasse uno del M5S?
«Non mi sembra che sia necessario discutere di ipotesi fantasiose».
Vale lo stesso anche per Bassolino?
«Bassolino è una personalità che ha contribuito a scrivere pagine positive della storia della città, spero ci partecipi alle primarie».
Il sindaco de Magistris schiera Alessandra Clemente e se si presentasse pure lei alle primarie?
«La discontinuità rispetto alla gestione De Magistris deve essere un elemento distintivo della coalizione e del futuro sindaco».
A Napoli i deluchiani e il Pd che non sono sempre la stessa cosa - sono però d`accordo su un punto: il candidato sindaco per Napoli non deve essere frutto di una spartizione politica tra Pd e M5S. Iv come si colloca in questo scenario?
«Per prima cosa Napoli è un interesse dei napoletani, noi siamo interessati che quella che è la naturale capitale europea del Mediterraneo, con una vocazione straordinaria ma che ha sbandato anche sulle priorità nelle liste di vaccinazione. E su questo le direttive nazionali oggi impostate da un uomo come il generale Figliuolo vanno rispettate e assecondate».
Torniamo a Napoli: c`è ancora spazio per evitare le Primarie?
«Lo spazio politico c`è sempre, le primarie si fanno quando in campo ci sono più candidati e non si trovano soluzioni».
Sarò più diretto: cosa chiede Iv per sentirsi soddisfatta?
«Non abbiamo bisogno di essere accontentati: vogliamo vincere le elezioni con una persona capace di amministrare bene la città».
Gaetano Manfredi - l`ex ministro del Governo Conte - è uno dei nomi che si fanno per Napoli che ne pensa?
«Ho moltissima stima di Manfredi. Di personalità autorevoli e competenti Napoli ne ha molte e ne ho letto le ipotesi di candidatura anche sul vostro quotidiano. Ma quello che serve è un nome di sintesi con le caratteristiche giuste. Noi diamo un contributo in questa direzione».
E se il candidato fosse Roberto Fico?
«Fa già il Presidente della Camera e mi sembra si sia dichiarato sempre alternativo alla nostra maggioranza regionale».
Presidente Rosato, una cosa è certa, chiunque farà il sindaco erediterà una situazione pesantissima sotto tutti gli aspetti a iniziare da quello economico: è questo un dato di partenza per la scelta del candidato?
«Noi non dimentichiamo mai un secondo che siamo nella più grave emergenza economica dal Dopoguerra, che l`emergenza educativa è sotto gli occhi di chiunque guardi con attenzione i nostri ragazzi isolati e privi di scuola e socialità da oltre un anno. Qualsiasi decisione verrà presa in questa cornice e Napoli è una città che sull`economia soffre più delle altre. Turismo, commercio e ristorazione sono settori tra i più colpiti e devono tornare a essere trainanti nell`economia della città».