territori

Ercolano inaugurato il parco strappato alla camorra. Buonajuto: "Non lasceremo indietro nessuna area della città"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

La notizia su "Metropolis", 21 dicembre 2021.

Un campo di bocce per gli anziani del quartiere, uno spazio aperto per trascorrere qualche minuto di relax, fiori e piante per colorare un'area in passato abbandonata al degrado. Il regalo di Natale sotto l'albero degli abitanti di Pugliano - il cuore del centro antico di Ercolano - arriva sotto forma di inaugurazione del parco pubblico strappato alla criminalità organizzata.

Lì dove un tempo i soldati del clan spacciavano droga e le «sentinelle» della camorra sorvegliavano la zona, oggi l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Buonajuto ha voluto lanciare un messaggio chiaro e forte: «Non lasceremo indietro nessuna area della città, le istituzioni si riapproprieranno di tutti gli spazi comuni».

Un messaggio lanciato in primis dal leader locale di Italia Viva, accompagnato per l'atteso taglio del nastro dall'assessore Luigi Fiengo e dai consiglieri comunali Ciro Santoro e Andrea Fiengo. «Strappiamo al degrado e alla malavita organizzata un'altra area della città - la soddisfazione espressa dal sindaco -. Da oggi gli abitanti del quartiere di Pugliano si riappropriano di un ulteriore spazio in cui sarà possibile giocare a bocce e trascorrere il tempo libero. Un'opera pubblica dalla straordinaria importanza sociale, attrezzata per lo sport e abbellita da fioriere. Il tutto videosorvegliato a tutela della collettività. Prima del nostro intervento quest'area era diventata terra di nessuno, una zona franca dove regnavano il degrado e l`abbandono».

Il parco pubblico sorge a pochi metri dalla basilica di Pugliano e dal mercato del vintage. L'opera è stata realizzata grazie a un finanziamento di Città Metropolitana e con fondi comunali. «Restituiamo al quartiere un'area da vivere e preservare - conclude Ciro Buonajuto -. Sono convinto che gli abitanti sapranno farne buon uso e potrà diventare un luogo di aggregazione e condivisione al servizio della collettività».