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Ercolano, Ciro Buonajuto: "Apprezzo il ritiro della mozione e sono pronto a ricandidarmi"

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Intervista di P. Mai.,"il Mattino", 30 maggio 2020.

«C'è un percorso da completare, la sfida di Ercolano è bella e interessante e ci fa capire quanto è bella la politica». Il giorno dopo la mozione di sfiducia presentata dal Pd e dall'opposizione, il sindaco Ciro Buonajuto, che il Pd l'ha lasciato per Italia Viva, rilancia.

La mozione dopo neanche ventiquattro ore è stata ritirata. Come lo spiega?
«Mi sembra un gesto di responsabilità da parte del Pd. Ne prendo atto e continuo nel mio impegno a favore della città. Del resto, ho sempre anteposto il bene dei cittadini alle beghe personali e continuerò a farlo. Ho molto apprezzato il comportamento responsabile del Pd provinciale».

Prima che il Pd ritirasse la mozione aveva annunciato la sua ricandidatura. Conferma?
«Mi auguro di riuscire ad aggregare tutte le forze del centrosinistra, come già avviene a Roma e come auspico accada per le regionali e le comunali. L'obiettivo di Italia Viva resta quello di mettere all'angolo le destre e i sovranisti e i giochetti di partito lasciano il tempo che trovano».

I sette consiglieri del Pd nella mozione poi ritirata sostengono che lei abbia strumentalizzato la figura di sindaco anti-camorra per fini propagandistici.
«Ho alzato la voce e mi sono indignato per la scarcerazione di tre boss della camorra. Ma sono stato addirittura accusato di aver creato allarme sociale. E invece vero che il Mezzogiorno ha pagato un duro prezzo alla cultura camorristica anche per i troppi silenzi di tanti. Alzerò la voce ogni qualvolta ci sarà da combattere il malaffare e la illegalità».

Secondo il Pd avrebbe anche gestito male l'emergenza Covid, nella mozione si legge che ha «continuato unicamente a fare campagna elettorale».
«Ercolano è una delle città superiori ai 50mila abitanti che ha avuto meno contagi e questo grazie innanzitutto al senso di responsabilità dei cittadini. Siamo orgogliosi di quanto fatto. Grazie ai privati sono stati distribuiti circa mille pacchi alimentari, mentre i 1.600 bonus spesa del Governo sono stati assegnati seguendo i criteri indicati, a partire dai redditi zero. Il resto sono chiacchiere».

Sarà un caso, ma le tensioni sono cominciate quando lei ha aderito a Italia Viva.
«È vero, fino a quando ero nel Pd la mia maggioranza era solida e strutturata, nel momento in cui ho cambiato partito si è rotto qualcosa. Questo vuol dire che il tema vero è di natura politica, non amministrativa. Del resto, i tanti ottimi risultati che l'amministrazione ha conseguito in questi anni sono stati anche merito di molti, non tutti, che oggi mi contestano».

Italia Viva sosterrà De Luca?
«Contrariamente a tanti altri, da prima ancora che scoppiasse l'emergenza Covid ho sempre sostenuto che De Luca era ed è il candidato naturale del centrosinistra».

Mancano pochi mesi alle elezioni, la maggioranza sarà compatta rispetto agli ultimi provvedimenti?
«Sono convinto di sì. Del resto, è in fase di approvazione il Piano urbanistico, che manca da quasi cinquant'anni e che ridisegnerà il volto della città».