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Ercolano, arrivano i profughi dall'Ucraina. Buonajuto: "Ora l'impegno è integrare i bambini nelle comunità"

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La notizia su "Cronache di Napoli", "il Mattino" e "Roma", 7 marzo 2022.

È il giorno della solidarietà e dell'emozione a Ercolano. Da ieri, 54 tra donne e bambini ucraini, con i volti segnati dalla stanchezza per il lungo viaggio e la paura della guerra, verranno ospitati in bed and breakfast e abitazioni di cittadini dell'area vesuviana. I più piccoli stringono tra le mani una chitarra giocattolo, un fiore di stoffa, una bambola. Riuniti nella Chiesa del Redentore sono stati accolti dalle famiglie, dai rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell'associazionismo.

Al tavolo, allestito per i saluti istituzionali, Nicola Florio, presidente dell'associazione Uniti per la Vita che giovedì 3 marzo, era partito dalla città degli Scavi in direzione della città ungherese di Barabas al confine con UMorod ultima città dell'Ucraina. Al suo fianco il consigliere comunale di Italia Viva, Ciro Santoro, che lo ha accompagnato nel viaggio, il comitato locale della Croce Rossa di Ercolano rappresentata da Nancy Scognamiglio, il sacerdote Valerio Piro e il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha detto: «Accogliere bambini e donne ci fa capire cosa è l'atrocità della guerra, ma soprattutto ci fa capire che le nostre città devono costruire ponti di solidarietà, perché solo così si crea la pace, non basta invocarla».

Il primo cittadino ha aggiunto: «Io difficilmente dimenticherò gli occhi stanchi di questi bambini che sono qui e quelli delle mamme e delle nonne, occhi di dolore e di stanchezza ma anche di speranza. L'ultimo appello lo faccio alle istituzioni: la solidarietà è cosa seria ed è cosa complicata. Non basta il Comune. Da domani mi auguro che questi bimbi possano stare al fianco dei nostri figli nelle scuole di Ercolano. Vogliamo che rimangano qui, si innamorino della nostra città e che possano viverla. Farò di tutto affinché questi ragazzi possano andare a scuola, possano avere l'assistenza sanitaria che hanno i nostri figli e frequentare la nostra città come fanno i nostri figli».

Tra i minori e le donne anche volontari delle associazioni, le famiglie dell'area vesuviana, visibilmente emozionate, che li ospiteranno in casa. Luisa ha preparato uno spazio ad hoc nella sua abitazione a Torre del Greco: «Da oggi ospiteremo due ragazzi rispettivamente di 17 e 13 anni, li stanno aspettando con gioia anche i nonni a casa». C'è anche una donna ospitante giunta dalla Sicilia che accoglierà una ragazzina e la nonna provenienti dalla capitale ucraina. Dal suo smartphone mostra ai cronisti la foto di un supermercato di Kiev con scaffali completamente vuoti.