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Entusiasmo per la presentazione di Italia Viva a Varese

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Solo posti in piedi per il dibattito con Rosato, Gadda, Librandi

"Il nostro campo è il futuro": Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, ha tenuto a battesimo Italia Viva a Varese, in una sala Montanari colma, alla presenza dei parlamentari del territorio Maria Chiara Gadda e Gianfranco Librandi.

Rosato non si è sottratto, come riporta la stampa locale, tra cui il magazine Malpensa24, alle domande del moderatore del dibattito, il giornalista Paolo Del Debbio, sulla tenuta del governo e sulla legge di bilancio.

"Non vogliamo litigare, ma il governo deve fare delle cose", ha spiegato Rosato. "Quando va nella direzione che auspichiamo, lo sosteniamo, altrimenti lo richiamiamo. Il problema non sono i posti in più, ma che il governo, dando risposte e soluzioni, porti via quella rabbia che fa confluire voti a Salvini", ha proseguito il nostro coordinatore nazionale.

Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, presente all'evento, ha parlato di Italia Viva come di una "casa sicura per i moderati", facendo riferimento esplicito anche alle tematiche che interessano il territorio.



Maria Chiara Gadda ha incentrato il suo intervento su infrastrutture, asili nido, fiscalità per lo sviluppo, piano green e Shock Italia, il nostro piano economico per rilanciare gli investimenti. L'intento della parlamentare è stato quello di chiarire che Italia Viva si occupa di "temi vicini ai cittadini".

Gianfranco Librandi ha voluto ricordare la necessità di rilanciare "una provincia ricca, ma che ha indici economici in sofferenza e che ha smarrito una vocazione".

Sul palco è salito anche il presidente del consiglio comunale di Palazzo Estense, Stefano Malerba, che ha aderito al nostro progetto politico. "Abbiamo cambiato casacca? - ha spiegato Malerba - no, abbiamo aderito ad un percorso in cui crediamo. Questa è una casa dove si può costruire un futuro con un leader forte".

Il consigliere provinciale e sindaco di Lozza, Giuseppe Licata, infine, ha ricordato che "il nostro problema non è la Lega o il rancore dei pezzi del Partito Democratico nei nostri confronti, ma la paura del futuro".