La nuova Enews di Matteo Renzi
Buongiorno e buona settimana.
Vi scrivo nel volo di ritorno da Mumbai dove ho trascorso con Agnese gli ultimi tre giorni, anche partecipando a una cerimonia nuziale in abiti tipici.
Molti commentatori dicono che il ventunesimo secolo sarà il secolo asiatico. Io dico che il prossimo decennio sarà quello indiano. Mille contraddizioni, certo: il Paese più popoloso al mondo, ancora tanta povertà, ingiustizie sociali. Ma anche una realtà straordinaria che vede l’esplosione del talento di tanti ragazzi giovani, non solo ingegneri, e un dinamismo inimmaginabile vent’anni fa. Senza dimenticare il valore di una democrazia che avrà pure tanti limiti ma che comunque funziona.
Dopo gli anni della crisi per la vicenda marò – risolta con molta fatica ma risolta senza fanfare e squilli di trombe, senza accoglienze all’aeroporto e senza speciali TV in prima serata – le relazioni tra i nostri Paesi sono molto cresciute. E l’ottimo rapporto personale tra i capi dei due Governi, Meloni e Modi, potrebbe essere un grande aiuto nell’incrementare lo scambio economico, commerciale, educativo e culturale. Credo che il Governo dovrebbe mandare una volta al mese una missione in India (come facemmo noi, otto anni fa, con Ivan Scalfarotto per la Cina) e che anche Confindustria, le Regioni più forti e le associazioni di categoria dovrebbero fare di più.
Dire India significa richiamare tradizioni ma oggi dire India significa soprattutto costruire un futuro.
Facciamolo adesso, non aspettiamo che sia troppo tardi.
L’attentato a Donald Trump, fortunatamente fallito, dice molto della crisi profonda in cui versa la politica americana. La radicalizzazione, l’estremismo, l’esasperazione permettono alle menti malate di usare la violenza, specie in un Paese in cui la lobby delle armi è così politicamente forte da non temere mai nessuna elezione. Mi piace pensare che ciò che è successo possa aiutare il dibattito pubblico americano a recuperare una dimensione di civiltà, di rispetto, di dialogo. Proprio in questi giorni indiani, parlavamo con John Kerry che ci spiegava come la politica a stelle e strisce fosse profondamente diversa almeno fino agli anni Novanta. Vedremo se la convention repubblicana di Milwaukee sarà l’occasione per Trump per iniziare a cambiare il proprio linguaggio e cercare di assumere un tono più moderato, come lui stesso ha fatto capire nelle ultimissime ore. Ieri Biden è stato molto serio nel messaggio televisivo dalla Sala Ovale. Speriamo che siano segnali di una campagna elettorale diversa, una campagna che abbassi i toni e alzi il livello. È difficile ma non impossibile.
Nel frattempo - concedetemi una piccola digressione sul mondo dell’informazione - quello che è accaduto ieri dimostra che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire il giornalismo di qualità e la copertura sul campo degli eventi, a cominciare da alcune foto scattate in Pennsylvania talmente iconiche da passare alla storia.
Per quello che riguarda le notizie di casa nostra.
Ricordo agli interessati che è in corso la campagna di tesseramento a Italia Viva che terminerà il 30 settembre. E ricordo che abbiamo chiesto a tutte le strutture territoriali di attivarsi per le prime iniziative finalizzate a raccogliere le firme per l’autonomia differenziata: a questo proposito il 25 luglio, alle 11, a Napoli parte la nostra campagna nazionale. Per gli interessati ho fatto un paio di chiacchierate con alcuni giornalisti: Antonello Guerrera di Repubblica a Londra, dove ero per il Tony Blair Institute e il direttore dell’Espresso Emilio Carelli. Sul mio canale Youtube trovate alcuni interventi in inglese fatti a Sky UK e Bloomberg la settimana scorsa. C’è anche il video in francese contro la Le Pen. A quei politici che fanno battutine sulla mia capacità di parlare le lingue (da buon italiano, mi arrangio, lo so) rinnovo l’invito: facciamo un dibattito TV. In inglese, in francese, in italiano. Scegliete la lingua, il posto e l’argomento: io non mi tiro indietro, mai.
Mercoledì 17 interverrò in Senato nel dibattito sulla sanità e nel fine settimana parteciperò a un evento a Ponza.
Un sorriso,
Matteo