La nuova Enews di Matteo Renzi
Buongiorno a tutti.
Nella vita non si può sempre fare ciò che ci viene più comodo.
Sarebbe stato più comodo non candidarmi al Comune di Firenze e fare il bis in Provincia nel 2009.
Sarebbe stato più comodo non accettare il rischio di fare il Premier nel 2014 quando la crisi economica era drammatica.
Sarebbe stato più comodo non lottare contro il sistema mediatico che difendeva Giuseppe Conte a inizio 2021.
Noi non siamo quelli della comodità.
Ora è tempo di andare. Ora è tempo di rischiare.
Viviamo uno dei tornanti della storia, come li chiamava un grande sindaco di Firenze, Giorgio La Pira.
Ha una storia meravigliosa, la nostra Europa. Ma sembra non avere futuro.
E noi diciamo “Al Passato Grazie, al Futuro sì”.
Perché noi non lasceremo il futuro nelle mani di sovranisti e populisti.
Davanti alle guerre, al calo demografico, alla crisi identitaria e culturale noi diciamo “Stati Uniti d’Europa”.
Siamo gli unici che mettono il progetto politico nel simbolo. Gli altri ci mettono i loro cognomi, accecati dal loro bisogno di apparire leader.
Ma i veri leader non mettono il cognome nel simbolo: chiedono ai cittadini di scrivere loro il cognome nella scheda.
E se i cittadini li eleggono, poi loro li rappresentano. Andando a Bruxelles, non prendendo i voti per scappare.
Noi sul simbolo ci mettiamo Stati Uniti d’Europa.
È una proposta di Emma Bonino, una donna molto diversa da me per storia e formazione culturale.
Ma se ci mettiamo insieme – con tanti altri – non lo facciamo sul passato, lo facciamo sul futuro. Pensiamo che senza una battaglia alta e nobile per gli Stati Uniti d’Europa i nostri figli staranno peggio. Lo pensiamo per l’elezione diretta del Presidente della Commissione, lo pensiamo per il diritto di veto da togliere a Orban, lo pensiamo per l’esercito europeo e per la politica estera che sia davvero politica estera e non burocrazia estera. Lo pensiamo per la sanità, per l’intelligenza artificiale, per le infrastrutture, per la cultura, per una sostenibilità ambientale che non sia mera ideologia.
A questa proposta di Emma abbiamo detto sì.
E siccome io credo che senza la battaglia per gli Stati Uniti d’Europa saremo tutti messi peggio, sento il dovere di correre anche io.
Corro in ultima posizione, non in prima.
Corro senza cognome nel simbolo, se volete il cognome lo scriverete voi.
Corro con la certezza che se eletto al Parlamento Europeo lascerò il Senato della Repubblica.
E mi costa lasciare questo ufficio, caspita se mi costa. L’ho detto in questo video.
Ma noi non siamo quelli della comodità. Sono quindici anni che a ogni bivio rischiamo e rilanciamo.
Una volta ci è andata male, al referendum. Altre volte ci è andata bene.
Ma abbiamo messo sempre il coraggio prima della comodità.
Tocca farlo anche stavolta.
E lo facciamo col sorriso.
Non ho nulla di più da dirvi se non chiedervi una mano.
Io mi gioco molto. Ma lo faccio perché credo che siamo gli unici a portare la politica in questa campagna elettorale.
Guardate che i leader che si candidano per non andare a Strasburgo dimostrano di non aver capito nulla di che cosa sia l’Europa.
Se noi non andiamo in Europa, in Europa faranno senza di noi. Sulla salute, sull’ambiente, sulle infrastrutture, sull’educazione, sul sociale.
L’idea di considerare le elezioni Europee solo un sondaggio italiano come fanno Schlein, Tajani e ovviamente Meloni fa male alla credibilità della politica italiana. Noi di Stati Uniti d’Europa siamo diversi da loro.
Come aiutarci.
1. Chi vuole darci una mano ed è libero venga MERCOLEDÌ 8 MAGGIO alle 20:30 al Teatro dal Verme (Via S. Giovanni sul Muro, 2). A Milano. Al Teatro dal Verme dodici anni fa arrivai col camper in una tappa per noi decisiva del nostro giro nelle primarie. Oggi ripartiamo da lì con lo stesso entusiasmo di allora e con un camper (nuovo). Vorrei che fossimo in tanti. Vorrei che al dal Verme fosse chiaro che questa non è la mia campagna elettorale, questa è la NOSTRA sfida.
2. Chi vuole, può darci un sostegno economico. Ne abbiamo bisogno davvero. Ci sono le affissioni, dovremo fare un lavoro molto serio sul territorio, ci stiamo organizzando. 10, 100, 1.000€ per chi può, sono per noi la più grande arma per sostenere il nostro viaggio. Per fare benzina al nostro camper abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti!
3. Chi vuole fare il volontario, rappresentante di lista, organizzatore di eventi, responsabile di iniziative scriva a [email protected]. Sarete contattati tutti la settimana prossima.
4. Chi vuole tenersi in contatto: si iscriva e faccia iscrivere amici al gruppo WhatsApp. È il modo migliore per tenere forte la rete tra di noi. Non passeranno molte notizie sui media. E i giornali accentueranno lo scontro tra Meloni e Schlein. Perché serve per tener vivo il racconto della politica italiana. Nessuno parlerà del sogno degli Stati Uniti d’Europa, delle proposte concrete, delle idee.
Sul canale WHATSAPP trovate tutte le interviste (anche quella di oggi a QN o quella di ieri a RTL 102.5), i video, le uscite.
Fate girare ai nostri amici il materiale. Ma soprattutto iniziate a farvi un elenco di quelli che secondo voi possono darci una mano.
Gli altri hanno la potenza mediatica, noi abbiamo il tam tam dal basso. E questa cosa mi emoziona e mi piace da impazzire.
Usate il canale, siamo già in 36mila, per far girare le nostre idee.
Nelle prossime ore:
· Oggi alle 13:00 a Telelombardia
· Domani mattina alle 11:30 a Palermo al Marina Yachting (Molo Trapezoidale) per l’assemblea regionale di Italia Viva
· Domani pomeriggio alle 16:00 a Firenze per la conferenza stampa con i candidati sindaco di Italia Viva
· Lunedì mattina alle 10:00 a Ercolano in Corso Resina 139 per una bella iniziativa culturale del sindaco Ciro Buonajuto e subito dopo a Napoli conferenza stampa con i candidati di Stati Uniti d’Europa
· Martedì mattina alle 10:00 alla Nuvola a Roma (Viale Asia 40) intervengo al convegno annuale dei commercialisti
· Martedì pomeriggio in Aula per parlare di OPEN. Al Senato. Uno degli ultimi interventi, cinque anni dopo quello da cui tutto è iniziato nel dicembre 2019.
Pensierino della sera.
Ieri Sabino Cassese ha spiegato perché la nostra posizione è differente da tutti gli altri, in questo video. Grazie Prof.
Una persona molto diversa da me, come Michele Serra, ha detto ieri a Formigli che l’idea degli Stati Uniti d’Europa gli piace moltissimo.
Io ho l’impressione che se in campagna elettorale siamo bravi a stare sul punto, cioè una proposta che è il contrario di quella di Salvini che dice “Meno Europa”, noi incroceremo nelle ultime settimane un voto d’opinione di gente che ha la testa sulle spalle e che vuole votare per l’Europa e non per i sondaggi. Con noi a Bruxelles deve tornare la politica. Ma con gli Stati Uniti d’Europa sulla scheda deve soprattutto tornare il sogno tra le nuove generazioni. Loro chiedono il voto per Giorgia, per Elly, per il ricordo di Berlusconi. Noi chiediamo il voto per un progetto politico. Se siamo bravi facciamo il botto, credetemi. E in ogni caso è una di quelle sfide che fa tremare i polsi ma restituisce la voglia di lottare, di crederci, di provarci.
Io ci sono. Voi? [email protected]
Un sorriso,
Matteo