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Buongiorno, come annunciato ieri, questo è l’inizio del libro "Il Mostro", che uscirà martedì 17 maggio e che è già prenotabile online e in tutte le librerie.
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Una persona felice, non una vittima.
"Quando siete felici, fateci caso"
Kurt Vonnegut.
Sono un uomo felice.
Spesso proviamo vergogna davanti alla felicità. È un concetto strano: viviamo un mondo in cui il senso del pudore è totalmente rimosso in moltissimi campi. Però se uno afferma ad alta voce di essere felice sembra quasi che affermi un concetto tabù, sembra quasi che susciti imbarazzo.
Io sono felice. E non mi vergogno a dirlo.
Ho avuto dalla vita doni immensi, a cominciare dalla mia famiglia. Ho avuto la fortuna di svolgere incarichi di grande responsabilità per la città nella quale sono nato. E ho rappresentato l’Italia al G20, al G7, alla guida delle istituzioni europee. Ancora oggi sono un rappresentante del popolo italiano.
Non sono più in prima fila, è vero. Ma i galantuomini che guidano le principali istituzioni e che godono di un ampio consenso sono stati scelti anche grazie alla nostra iniziativa politica, che rivendico con orgoglio. Si metta, dunque, il cuore in pace chi pensa di trovare qui il catalogo del vittimismo.
La lamentazione di chi si compiace nel farsi compiangere non mi appartiene. Io sono altro, io sono altrove. Io sono felice.
E questo mi fa vivere bene, affrontando anche una mole di ingiustizie e di scandalose aggressioni che mi hanno trasformato agli occhi di molti italiani in un mostro.
Gli americani la chiamano “character assassination”: è la distruzione della reputazione delle persone. In una stagione della storia in cui il “mi piace” sembra essere l’unica cosa che conta, la distruzione della reputazione è un danno enorme.
Eppure rivendico il diritto di dire che sono ancora qui, in piedi e sorridente, anche se ciò che mi hanno fatto ha prodotto un incredibile processo di mostrificazione di cui ancora oggi pago i danni.
In questo libro racconto dei fatti. Atti e fatti. Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche. Ci sono dei dati di fatto che forse vi faranno pensare. […]
Io non voglio fare la vittima. Voglio raccontare ciò che è successo dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie. Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale, convinto che la legge sia uguale per tutti. Per i politici, certo. Ma deve essere uguale per tutti davvero, anche per certi magistrati, anche per certi giornalisti.
E mentre racconto atti e fatti che mi hanno reso un mostro agli occhi di molti miei connazionali, torno a confessare che rifiuto il vittimismo. Perché sono e resto un uomo felice. Chissà che non sia questo ciò che – alla fine – non mi perdonano.
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Come detto, più che fare tradizionali presentazioni del libro, faremo un giro in teatri e luoghi simbolici, presentando un format come quello del 2012. In ogni città cercherò di tenere comunque una conferenza stampa sulle questioni - INCREDIBILI - legate al libro.
Media:
- domani, intorno alle 17, sarò a "Verissimo", intervistato da Silvia Toffanin sugli aspetti più personali di ciò che mi è successo in questi anni;
- martedì, alle 23, sarò a "Porta a Porta" con Bruno Vespa, Paolo Mieli, Alessandro Sallusti.
Ma, prima di ogni altro, ovviamente, non posso non citare la chiacchierata di martedì 17 alle 8.30 con Bobo Giachetti su Radio Leopolda.
Città:
- Roma, 17 maggio, ore 20.30, Casa del Cinema;
- Firenze, 19 maggio, ore 18, davanti al Mandela Forum;
- Milano, 21 maggio, ore 11.30, Teatro Parenti.
Clicca qui per prenotare.
Altre anticipazioni nei prossimi giorni sui media.
Intanto QUESTO è il link per ordinare "IL MOSTRO", questa è la mia email e questa è l'email per chiedere di presentare il libro nelle vostre città.
Io sono una persona felice, non faccio la vittima e non credo ai complotti. Ma, scrivendo tutto quello che mi è accaduto in questi anni, in alcuni casi non credevo ai miei occhi: rileggere tutto in fila, da Ischia a Open, dalle trivelle alle fake news, dall’Autogrill alle sentenze della Cassazione, fa davvero impressione. Ma siamo ancora qui, più vivi e più forti che mai.
Un sorriso,