Matteo Renzi Enews

Enews 757, martedì 14 dicembre 2021

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Buongiorno e buona settimana a tutte e tutti.

1. Vacciniamoci! Se vogliamo proteggerci dalla quarta ondata l’unica soluzione è la terza dose. Chi vi dice il contrario va contro la scienza e soprattutto contro la realtà.

2. Domani Mario Draghi in Aula per parlare di Europa, alle 16. Io interverrò subito dopo. Diretta Facebook per gli appassionati. Giovedì alle 12, poi, sono in diretta a La7.

3. Sul collegio vacante di Roma 1 il Pd non ha voluto non solo trovare ma neanche cercare un accordo. Non è un caso che il Pd abbia candidato una propria dirigente che quando noi portavamo il Pd al 41% e facevamo le battaglie riformiste era contro di noi, contro il Pd, da un’altra parte. Tutta un’altra storia, davvero. E allora, se il Pd vuole cancellare il riformismo e si affida a persone che con la storia riformista non hanno nulla a che vedere, noi ci candidiamo col nostro simbolo, Italia Viva, e il nostro Valerio Casini, già primo degli eletti a ottobre nella lista Calenda. "Ma chi ve lo fa fare di mettere il simbolo?", ci dicono i politici che vivono di sondaggi ma non si presentano mai alle elezioni. "Chi ve lo fa fare se i sondaggi dicono che rappresentate il 2%?" Bene, andiamo a vedere quanto rappresentiamo. In politica contano i voti, non i sondaggi. Il 16 gennaio alle suppletive vedremo se davvero Italia Viva vale solo il 2%. Come dicono tutti. Intanto, Conte - quello che ha il 106% di consenso, secondo Casalino - ha rinunciato a metterci la faccia anche stavolta. Sono tutti bravi coi sondaggi degli altri. Chi ha amici o conoscenti che stanno su Roma 1 si prepari: sarà una grande battaglia e vedremo quanto vale Italia Viva alle politiche nello scenario del bipopulismo con Pd e Cinque Stelle da una parte e Destra unita dall’altra.

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Si parla tanto, a sproposito, di Quirinale. Sul Quirinale chi sa, fa. Chi non sa, parla. Il mio suggerimento è sempre lo stesso: aspettare gennaio. E, nel frattempo, lasciare che Mattarella termini il suo mandato senza mancanze di rispetto. A proposito, segnatevi questa data: il 21 dicembre, alle 18, il Presidente della Repubblica sarà a Firenze, per inaugurare la conclusione dei lavori del nuovo teatro dell’Opera. Sono felicissimo perché la presenza del Capo dello Stato onora questa importante opera. Ho già preparato lo smoking, insomma, e non vedo l’ora di partecipare al concerto del maestro Zubin Mehta, che per primo merita un grande grazie da Firenze.

E, tuttavia, l’occasione è ghiotta per ragionare insieme sulle opere pubbliche di questo Paese.

Questa seconda inaugurazione arriva esattamente dieci anni dopo la prima. Ma è la storia di questo teatro che deve farci riflettere. Ideato ai tempi del sindaco Domenici e del Ministro Rutelli, doveva essere uno dei simboli per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d'Italia. Il mio compito, negli anni in cui ho avuto responsabilità di governo cittadino e nazionale, è stato molto banale: trovare i soldi. Perché i soldi c’erano solo in parte. Da sindaco, ho fatto la spola in tutti i palazzi romani per elemosinare attenzione, formula cortese per dire che chiedevo euro a tutti i ministeri. Tra l’altro, proprio al cantiere del Maggio mi rifugiai nel 2012 il giorno dopo le primarie con Pier Luigi Bersani, dopo aver fatto questo discorso qui. Al mio successore Dario Nardella - che ha creduto da sempre a questo progetto - per una serie di circostanze fortuite è bastato scrivere un sms all’allora Premier. Fatto sta che i soldi sono arrivati e dieci anni dopo possiamo inaugurare di nuovo un’opera fondamentale per la città e per la cultura. Generazioni di amministratori si passano il testimone per inaugurare le opere pubbliche, la presenza del Presidente della Repubblica è un segnale di speranza, perché in futuro i tempi siano più rapidi. Ma intanto godiamoci la festa di martedì sera.

Il tesseramento 2022 a Italia Viva è online. Clicca qui per preferire il merito di cittadinanza al reddito di cittadinanza, l’Europa al sovranismo, la politica al populismo.


Un sorriso, 



P.S.
Terribili le notizie che arrivano dalla commissione di inchiesta sulla morte del manager del Monte dei Paschi di Siena, David Rossi, su cui l’ottimo Bobo Giachetti ha presentato una interrogazione quest’oggi. Sembra che i PM abbiano inquinato la scena criminis: non importa aver letto il codice, basta aver visto una serie televisiva per sapere che nessuno può inquinare le prove. E invece pare che ciò sia stato fatti addirittura da dei magistrati, uno dei quali, peraltro, è tanto per cambiare il PM di Open. Se tutto fosse confermato, sarebbe davvero gravissimo. Che ne pensate?