Matteo Renzi Enews

Enews 718, lunedì 19 luglio 2021

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Buongiorno e buona settimana.

1. Covid
I contagi crescono e cresceranno, ma per chi ha gli anticorpi NESSUN ALLARMISMO. Il problema non è il numero delle persone contagiate, ma la terapia intensiva, l’ospedalizzazione, i decessi. Spero che il Governo cambi le regole della quarantena: se un vaccinato entra in contatto con un positivo oggi va in quarantena per 14 giorni. Follia! Chi ha il Green Pass deve essere tutelato. Da parte mia, ribadisco la mia posizione: chi lavora a scuola o negli ospedali, a mio avviso, dovrebbe avere l’obbligo vaccinale. Per tutti gli altri estenderei l’utilizzo del Green Pass sul modello Macron. Basta con le zone rosse: in zona rossa ci vada chi non è vaccinato. Chi ha gli anticorpi può andare dappertutto! Ho parlato di questi temi in una diretta ieri dal Mandela Forum di Firenze, dopo il mio vaccino. La trovate qui

2. Controcorrente
Non ho parole per dirvi la mia gratitudine e la mia emozione nel vedervi così tanti alle varie presentazioni. Il libro sta andando bene e vedremo nei prossimi giorni se nella prima settimana è riuscito a entrare in classifica (qui per acquistarlo, qui per ascoltare l'introduzione dell'audio libro). Io sono stato felice di vedervi a Forte dei Marmi, Rapallo, Sarzana e ieri sera a Firenze. Oggi a Bologna, con Michele Brambilla; a Castenedolo, con Francesco Verderami e domani a Roma con Enrico Mentana. Nei prossimi giorni vi darò la nuova Agenda. Intanto grazie davvero dell’accoglienza.

Per acquistare "Controcorrente" clicca qui. Per partecipare agli eventi di presentazione di "Controcorrente", registrati su prenota.matteorenzi.it.

3. Giustizia
Il libro parla molto dell’argomento del giorno, la giustizia. In "Controcorrente" faccio nomi e cognomi, racconto le cose che non hanno funzionato, parlo dello scandalo Open riportando le parole della Corte di Cassazione. Ma dico anche che bisogna chiudere la guerra dei trent’anni fra politica e magistratura. Lo penso davvero. Ne parleremo ancora nei prossimi giorni. Intanto, simbolo dei simboli, al giudice Davigo è arrivato un avviso di garanzia. Noi garantisti siamo molto chiari e coerenti: un avviso di garanzia non è una sentenza di condanna. Vale per tutti. Anche per Davigo. Per noi Davigo è un cittadino innocente, non - come diceva qualcuno - un colpevole non ancora scoperto. Perché noi siamo garantisti, non giustizialisti. Noi.

Un sorriso,


P.S.
29 anni fa la strage di via D’Amelio. Nessuna parola può raccontare l’orrore di quei giorni, il senso della disperazione dopo l'uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta a distanza di qualche settimana dall’attentato a Giovanni Falcone. Loro sono dei martiri che vivranno per sempre. Noi abbiamo il dovere di continuare a combattere la mafia in qualsiasi forma si presenti. Perché oggi la mafia non spara più come prima ma è ancora forte e va combattuta.