Matteo Renzi Enews

Enews 649, mercoledì 8 luglio 2020

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L'Enews della settimana.                     

Quando vedo platee come quelle di questi giorni mi emoziono ancora. A Santa Severa, per la prima occasione di riunione pubblica post quarantena, c’erano quasi mille persone per parlare de “La Mossa del Cavallo” (lo trovate qui su Amazon e qui su IBS, in copia autografata). È il segno che c’è un popolo che vuole ripartire, tornare a lavorare, tornare a sperare. Grazie a chi condivide con noi questi momenti, ci vediamo domani sera a Caserta prima, a Scauri, frazione di Minturno poi. Lunedì prossimo a Casole, in provincia di Siena


1. Tornare a lavorare non è facile perché l’Italia rischia di avere un PIL a meno 11%, se si dimostreranno vere le previsioni europee. Io penso che sia il momento di chiudere le polemiche, di chiudere tutti i dossier aperti, dall’Ilva alle Autostrade, e di aprire questi benedetti cantieri.

2. A proposito, quando abbiamo lanciato il Piano Shock, ci prendevano in giro perché parlavamo di 120 miliardi di €. Adesso il piano sblocca cantieri vale quasi 200 miliardi, secondo le cifre di chi pure allora ironizzava sulle nostre proposte. Funziona sempre così: prima ti prendono in giro, sugli 80 €, la decontribuzione, il Titolo V, il CNEL, i diritti, il Family Act, il Piano Shock. Poi ti danno ragione. Con calma, dopo mesi, cambiando il nome alle cose: ma ti danno ragione. Io penso che Italia Viva debba essere questo: una startup che prevede il futuro per costruirlo e precede il dibattito per indirizzarlo. Le polemiche lasciamole agli altri, noi proviamo a portare a casa i risultati. Perché quando sei a -11% di PIL le chiacchiere non contano. Noi lavoriamo.

3. E, per questo, penso che Italia Viva sarà la sorpresa delle prossime elezioni regionali del 20-21 settembre. Stiamo facendo liste competitive in tante regioni e scommetto che in diversi territori saremo decisivi per la vittoria finale. Chi vuole darci una mano in Liguria, Marche, Veneto, Puglia, Campania e naturalmente Toscana, può scrivermi qui: [email protected]. Le regionali saranno la prima occasione in cui sarà possibile votare Italia Viva. Chi ha voglia di darci una mano, anche con un sostegno economico, può cliccare qui o firmare il C46 nella dichiarazione dei redditi. Noi, intanto, stiamo dando una mano a questi territori, sbloccando le incompiute ferme da anni, dalla 106 Jonica alla Tirrenica, dall'anello ferroviario di Roma al nodo ferroviario intorno a Genova. E, peraltro, proprio sulla Liguria si sta consumando la più incredibile follia di questi giorni: gli ingorghi autostradali in piena stagione turistica. Ci sarà qualche dirigente del ministero che pagherà per gli errori di questi anni?

 


Pensierino della sera. Mentre le polemiche infuriano sulla effettiva forza del Coronavirus in questa fase, mentre il mondo si divide su Bolsonaro, il presidente brasiliano che ha contratto l’infezione, mentre alcuni evocano la seconda ondata e altri minimizzano i pericoli, c’è un dato di fatto. Le ricercatrici e i ricercatori italiani sono tra i più bravi al mondo. E stanno lavorando benissimo. A Pomezia si lavora al vaccino, a Siena si lavora alla cura con il farmaco anti covid. Non so chi arriverà prima in questa gara così preziosa per le sorti dell’intero pianeta. Ma certo è che laddove c’è talento, competizione, sfida l’Italia c’è. Troppo spesso ce ne dimentichiamo: ma i nostri cervelli - anche quelli rimasti in patria - sono tra i più brillanti al mondo. Viva l’Italia della scienza, della ricerca, dell’innovazione. Viva l’Italia della competenza.


 
Un sorriso,

 

P.S. La morte di Ennio Morricone è la morte di un genio della musica. Capace di spaziare dalle canzoni di Mina ai film western, da Tarantino a Tornatore. Difficile scegliere la colonna sonora preferita. Ma, per me, l’oboe di "Mission" resterà una pietra miliare della mia vita. E, naturalmente, serbo nel mio cuore l’incontro con il Maestro a Palazzo Chigi: dovevo salutare Tarantino che era in visita, ma prima mi inchinai fisicamente davanti a Morricone. Oggi vorrei ripetere quell’inchino, per dire grazie a chi ci ha regalato emozioni e bellezza. E ha saputo sorprendere con la forza della musica.