Buongiorno a tutti e buona settimana.
È la settimana della Leopolda, i lavori a Firenze sono già iniziati e non vediamo l’ora di accogliere i ragazzi della scuola di formazione e tutti voi a partire da venerdì pomeriggio alle 18:00. Il programma verrà presentato domani con una conferenza stampa in Senato: potete seguirla in diretta sui canali social alle 15:00.
Invito tutti, soprattutto i ragazzi, a chiedere anche ad altri di partecipare. Perché sarà una esperienza straordinaria, questa Leopolda, credetemi. E ci sono molte novità sia logistiche organizzative che politiche: chi vuole iscriversi qui trova il link. Chi vuole dare una mano può contribuire qui.
Domani esce anche il video dell’intervista al podcast One More Time con Luca Casadei. Per chi ascolta la versione audio qui c’è il link a Spotify. Per chi preferisce video, da domani sarà disponibile su YouTube. In tanti mi stanno scrivendo dopo averla ascoltata, ne sono davvero felice.
Ho invece fatto una lunghissima chiacchierata con Il Foglio di oggi, parlando di tutti: da Trump alla Meloni, da Casa Riformista alla Leopolda. Avete presente quelle fogliate del lunedì dove inizi a leggere e quando finisci è già finita la settimana? Ecco, raccomando prudenza! Scherzi a parte, sono contento di aver parlato di tutto, spero sia utile a entrare nel clima Leopolda.
- Capisco il problema Flottilla, su cui condivido dalla a alla zeta le parole del Presidente Mattarella. Ma nonostante che i media italiani parlino solo di quello, oggi potrebbe essere il giorno della verità perché il Piano di Trump per la tregua è oggetto di discussione alla Casa Bianca con Netanyahu. Siamo vicini a una svolta anche grazie al lavoro di Tony Blair e di altri leader di tutto il mondo, gente che fa politica e non si limita a stare sui social. Se il Piano verrà approvato, si potrà finalmente recuperare un filo di ottimismo. E iniziare a costruire la soluzione due popoli, due Stati. Occhi puntati su Washington dunque. E giovedì interverremo in Aula, al Senato, col Ministro Tajani su questo.
- Qualcuno mi ha chiesto se Giorgetti abbia risposto alle mie dieci domande (che ritrovate qui, integrali su YouTube, ma che trovate anche divise su X): ovviamente no, Giorgetti non mi ha risposto. Loro dicono che l’economia va a gonfie vele e se qualcuno porta dei numeri diversi, scatta un silenzio spettrale. Ieri intanto Alessandra Ghisleri su La Stampa ha mostrato un dato per il quale la metà degli italiani sta come tre anni fa, il 40% sta peggio, il 10% sta meglio. Per me la partita si gioca su questo, non su altro. O il centrosinistra diventa incalzante sui temi della vita quotidiana o la Meloni continuerà a lungo con il suo vittimismo cosmico.
- Che bellezza il successo del Volley. Anche gli uomini sono diventati campioni del mondo, quindici giorni dopo la vittoria delle donne. Bisogna fare i complimenti al Ct e agli atleti, naturalmente. Ma quando ci sono risultati così eccezionali, nel volley come nel tennis, con una generazione di fenomeni che fa la differenza bisogna dire bravi bravi bravi anche ai dirigenti delle federazioni. Lo sport non è solo talento. Lo sport è anche disciplina, organizzazione, visione, finanziamento. E chi lavora nel mondo dello sport merita rispetto. A maggior ragione quando arrivano risultati come quello del volley o del tennis. Fare dello sport una grande questione politica e non un serbatoio di voti o di prebende, come immaginano il ministro Abodi e i suoi fedelissimi, è una straordinaria sfida culturale. Lo sport non è solo un successo: lo sport è educazione, sono i valori, è la disciplina, è la fantasia. Viva lo sport e chi lo protegge.
Un sorriso,
Matteo



