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Enews 1057 venerdì 19 settembre 2025

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Amici, giusto una velocissima enews solo per dirvi quanto sono felice del ritorno di curiosità e interesse che sta suscitando la Leopolda 2025.
Mentre altri parlano di odio noi proveremo a dialogare, sia all’interno della coalizione che con i Ministri. Mentre altri lanciano slogan noi porteremo le proposte. Che poi, diciamolo, sono quelle che mancano al dibattito di oggi. Se il centrosinistra deve passare da opposizione ad alternativa, come abbiamo detto più volte in questi giorni anche in TV, servono le idee. Idee chiare, vincenti, legate alla quotidianità. E questo spiega il simbolo della Leopolda: ci sono le case, gli ospedali, le piazze, le scuole. Insomma i luoghi in cui vinceremo o perderemo le prossime elezioni.

E mentre i giovani se ne vanno dall’Italia, noi invece li rendiamo protagonisti della Leopolda che vedrà proprio i ragazzi protagonisti della scuola di formazione “meritare l’Europa”: centinaia di ragazzi di tutta Italia che saranno costantemente chiamati a intervenire, a dialogare con gli ospiti, a confrontarsi sul futuro.
Chiederemo al popolo della Leopolda di vivere per tre giorni immersi in un grande VIVAIO. Un vivaio fisico, ma anche un vivaio mentale, culturale, ideale.
E chiederemo a tutti di fare la fatica di pensare. Oggi pensare sta diventando sempre più difficile, perché l’algoritmo vuole sostituire la nostra fantasia e perché il clima d’odio esaspera ogni concetto. Pensare, ha scritto qualcuno, è diventato un bene di lusso. Il professor Crepet ha titolato il suo ultimo libro “Il reato di pensare”. Partiremo proprio dal pensiero, dalle riflessioni del professor Crepet e dal dialogo con i ragazzi, già venerdì POMERIGGIO. Perché questa Leopolda è talmente scoppiettante che dobbiamo farla cominciare alle 18:00 di venerdì, anziché alle 21:00. Avremo poi da subito il lancio delle prime proposte al Paese, a cominciare da quelle curate dal think tank del professor Tommaso Nannicini, già colonna del nostro Governo e oggi professore ordinario alla Bocconi. Ma discuteremo già il venerdì di molte questioni di attualità: i ragazzi si confronteranno con molti amministratori locali. Tra i primi, venerdì sera, Beppe Sala sulle sfide e i problemi di una città come Milano, dall’Expo a oggi a… domani. Si sono fatte tante giornalate, anche critiche, sul modello Milano. Ora non se ne parla più perché i giudici hanno smentito clamorosamente i PM. Ma noi pensiamo che sia un dovere riprendere a ragionare insieme di come la capitale economica del Paese sia cambiata e cresciuta in questi anni. E come questo sia stato fatto, che cosa serva per migliorare, come si possa trainare il resto del Paese, come si possa attrarre il talento e allo stesso tempo si debba evitare che il ceto medio sia in difficoltà. Insomma: come si debba far politica. Bello, no?
E se nessuno ha bisogno di ricordare che cosa sia la Leopolda, Eugenio Giani invece ci racconterà Leopoldo, Pietro Leopoldo. Per dire che chi governa deve essere riformista, concreto, vicino. Oh, intendiamoci: il Giani è in campagna elettorale eh, come dimostra questo sondaggio uscito oggi su La Nazione, sondaggio su cui torno tra un attimo. Ma mi piace l’idea che i ragazzi imparino anche dalla nostra storia: chi non conosce il passato non può costruire il futuro. E se vai alla Leopolda, giusto sentire i sogni per la Toscana di Leopoldo. E anche quelli del Giani! Ovviamente vi ho detto solo qualche primo nome del venerdì, ma la lista di ospiti è fantastica. E quest’anno ci saranno diverse novità. Scaldate i motori, arriva la Leopolda 13.

Chi ha dei giovani da coinvolgere lo faccia subito, c’è ancora spazio per i ragazzi. A loro abbiamo trovato una sistemazione tutti insieme nella zona di Firenze Sud.
Chi non si è ancora registrato lo faccia cliccando qui.
E chi vuole darci un contributo anche di qualche spicciolo farà la differenza.

A proposito di Giani e sondaggi. Oggi escono rilevazioni diverse: in Calabria secondo Pagnoncelli è avanti la destra, in Toscana secondo Noto è avanti la sinistra. Vedremo. Ma c’è una cosa interessante. In Calabria si candida la lista Casa Riformista, per la prima volta, e i sondaggi la danno al 5%. In Toscana si candida la lista Casa Riformista per Eugenio Giani Presidente e i sondaggi la danno all’8%. Al di là di tutte le opinioni: se questo contenitore mette insieme davvero tutti i riformisti, senza i personalismi di chi fa solo polemica, con un passo indietro di tutti per prendere la rincorsa insieme, può accadere il miracolo. Perché se un simbolo appena presentato sta al 5% in Calabria e all’8% in Toscana vi immaginate che cosa può fare un’operazione nazionale pulita, seria, costruita per tempo? Ohi, avviso ai naviganti calabresi e toscani: io non mi accontento eh, voglio che facciamo di più del 5% e dell’8%. Ma intanto grazie a tutti i candidati che stanno facendo la campagna senza polemiche e con entusiasmo. È bello vedere un popolo che si mette in cammino insieme.

Ma a proposito di popolo, del nostro popolo, ci sono anche notizie che fanno male alla nostra comunità. Ieri mattina ci siamo svegliati ricevendo per sms l’annuncio che ci ha lasciato uno di noi, Gianbattista Grasso. Che tutti noi chiamavamo Bati. Lo avete visto alla Leopolda, tante volte. Il Bati era un operaio della Breda di Pistoia, poi Hitachi. E aveva combattuto una battaglia dura e difficile con gli amici del sindacato per il riconoscimento dei danni dell’amianto nella fabbrica. Proprio grazie al lavoro degli anni del nostro Governo ottenemmo il risultato che festeggiamo tutti insieme in una visita dell’allora Presidente del Consiglio a Pistoia. Bati era divenuto consigliere comunale, aveva lasciato il PD per stare con noi in Italia Viva, stava facendo campagna elettorale anche in questo periodo dicendo “Il clima è buono ma c’è troppa gente che non si ricorda che cosa ha fatto il nostro Governo”. È morto a 61 anni per un malore improvviso mentre era a cercare funghi nel bosco. E ci ha lasciato senza la possibilità di dirgli ciao, come accade purtroppo a tanti amici. Un abbraccio alla sua famiglia. Mentre a Bati, daremo l’abbraccio a casa sua, alla Leopolda.
Un sorriso, comunque. Un sorriso alla Bati,
Matteo

PS. Sono stato da Tiziana Panella a Tagadà. È qui. Che dite? Funzionava? Scrivetemi qualche critica, aiuta sempre: [email protected]